Nelle frivole chiacchiere da bar le donne venivano subito dopo le partite di calcio e quando il campionato finiva, l’attenzione era rivolta alla prossima campagna acquisti dei vari club. Le poche bravate sessuali, di solito a pagamento, erano uno riempitivo da raccontare al termine della serata, quando i “tecnici” disoccupati avevano esaurito gli argomenti teorici su come far girare la palla, non tanto per mancanza di  prospettive tattiche quanto piuttosto per mancanza di denaro per celebrare l’ultimo giro.

Forte di una pensione che gli permetteva il bicchiere della staffa, il Pepash non perdeva il colpo quando al bancone rimaneva l’ultimo latin lover reduce da una “performance” sulle rive del Po. All’eroe gli scrutava l’epidermide, indubbiamente martoriata nelle parti visibili: viso e avambracci. Però mai che gli venisse la voglia di grattarsi sui glutei, parte fondamentale se vai a scopare al bordo del fiume: “Questo non me la racconta giusta”, anche perché lui, ai tempi, le braghe se le era calate presso rogge e fontanili, tornando poi a casa con le chiappe che sembravano mongolfiere: “Tse, gioventù millantatrice.”

P.Odalico

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