Il Teatro San Domenico, un gioiello storico che affonda le sue radici nella maestosità di un ex convento risalente al XIV secolo, si trova oggi al centro di un progetto di recupero urgente e prioritario. Dal 1952 tutelato con cura dalla Soprintendenza ai Monumenti, il Teatro ha da sempre rappresentato un punto di riferimento culturale per la comunità cremasca. Nel 1999, trasformato in una sala teatrale, ha mantenuto intatta la sua aura storica, con gli affreschi d’epoca che ancora adornano le sue pareti. La sala presenta una copertura a struttura portante e assito in legno, e manto di copertura in coppi.
Tuttavia, il passare del tempo e le avversità naturali non hanno risparmiato questa preziosa struttura. L’intervento di recupero diventa imperativo, poiché la recente grandinata storica di luglio 2023 ha ulteriormente compromesso la sua integrità strutturale e ne garantirà la fruibilità e la messa in sicurezza degli affreschi. Già da una ispezione dell’aprile ’23 emergeva che “l’attuale manto di doppi coppi è scivolato verso il basso, appoggiandosi sul canale, lasciando vistose zone scoperte e portando in evidenza la guaina bituminosa sottostante”.
L’obiettivo del progetto, oggetto anche di una richiesta di contributo a Fondazione Cariplo, è quello di mettere in sicurezza l’intera copertura, per mettere in sicurezza e garantire la piena fruibilità della struttura da parte della comunità cittadina, che vive il suo teatro come luogo per spettacoli, ma anche come riferimento per le scuole, per manifestazioni delle associazioni di volontariato, per incontri di interesse sociale, per visite guidate, che coinvolgono gli studenti, i cittadini e numerosi gruppi di visitatori.
Il Sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi, ha dichiarato: “La Fondazione San Domenico rappresenta il secondo polmone della cultura cittadina. Negli scorsi anni siamo intervenuti sulla copertura del Museo Civico Cremasco e oggi anche questo secondo immobile di grande pregio storico e architettonico necessita di attenzioni e di una manutenzione straordinaria. Un’esigenza aggravatasi dopo i fenomeni atmosferici avversi della scorsa estate.
La triangolazione tra Comune, proprietario e finanziatore dell’intervento, Fondazione San Domenico e la Sovrintendenza delle belle arti, dimostra come le istituzioni, il pubblico e il privato, sappiano dialogare proficuamente anche con celerità, per affrontare le esigenze di messa in sicurezza del patrimonio immobiliare destinato alla fruizione da parte della cittadinanza.”
Il Presidente Giuseppe Strada, della Fondazione San Domenico, “Ci tengo a sottolineare gli importanti risultati che si riescono a raggiungere, nell’interesse della comunità, quando si collabora tra istituzioni, quali l’amministrazione comunale di Crema e la Fondazione San Domenico. In particolare sottolineo l’intervento verrà condotto nel rispetto delle richieste della Soprintendenza ai Monumenti, che ha colto la gravità e l’urgenza dell’intervento e ha saputo collaborare approvando celermente il progetto e mettendoci nelle condizioni di intervenire per la salvaguardia di un monumento così