Chiuso in bellezza l’anno scolastico della scuola cittadina “L.Folcioni” con il bel CONCERTO degli allievi, mercoledì 11 giugno, presso il Teatro San Domenico, gremito e traboccante di entusiasmo per tutti i giovani musicisti, che hanno dato il meglio di sé. Aria di kermesse, per l’occasione, presentata dal Presidente della Fondazione San Domenico Giovanni Marotta con Ida Zucca, Vicepresidente e dal Direttore dell’Istituto Folcioni M° Alberto Lupo Pasini.
La serata cordiale e briosa ha rivelato al pubblico una nuova star della batteria dal talento folgorante: Mattia Romanenghi, già vincitore di un importante concorso internazionale a soli 12 anni.
Il programma, molto vasto e articolato, presentava musica classica, ma anche contemporanea (Jazz e Pop) e i brani interpretati dai bravi allievi erano sia vocali che strumentali. L’incontro era quasi completamente incentrato sulla musica d’insieme e abbiamo visto sfilare formazioni di ogni tipo.
Vediamo i titoli e i nomi degli interpreti: in apertura il noto Canone a tre voci “Viva la musica”, N Conci “Canto in sedicesimi” e un Trad. scozzese “Amazing Grace” (Classe di Disciplina corale e Coro di voci bianche del Civico Istituto Musicale “L.Folcioni”; Coro “CrescerCantando” di Monte Cremasco; Direttore: Marco Marasco. – F.Poulenc, “La petite fille sage” sempre con i cori appena citati. – W.A.Mozart, dal “Flauto magico” Finale n.8 “Zum Ziele” ; Terzetto n.16 “Seid uns zum zweiten”; Trad. portoghese “Cancao a lua”, ninna nanna a due voci; J.Denver “Annie’s Song” (Coro giovanile del C.I.M.”L.Folcioni”; Marco Marasco, pianoforte; Direttore: Giuseppe Costi). – Trad U.S.A. “Wayfaring Stranger” (Diletta Andreini, Thang Campanella, Martina Gagliardo, Ilaria Doldi,, flauti; Lorenzo Cremonesi, Daniele Cremonesi, Roberta Pagani, Francesco Gini, chitarre; Nicola Dolci, Riccardo Dolci, tastiere; Jacopo Cipelletti, Riccardo Costa, Andrea Lodi Rizzini, Francesco Peghin, percussioni). – G. Moroder, dal film”Flashdance”, “What a Feeling” (Claudia Costa , Asia Crotti, Irene Valdameri, Irene Regazzi, flauti; Eleonora Filipponi, tastiere; Paola Paterlini, basso; Lorenzo Carinelli, batteria): – C.Perri ,” A thousand Years”:(Irene Regazzi, Irene Valdameri, flauti; Maria Bocconi, Annamaria Marinoni, Claudio Malguzzi, Marianna Gagliardo, violoncelli; Leonardo Provana, pianoforte; Fausto Solci,Direttore). – F.Withe (trascr. M.Pilla) “American Patrol” (Serban Abalasei, tromba; Andrea Castiglioni, pianoforte) . – W.A.Mozart, 2° tempo dal Concerto K 412 n.1 per Corno e Pianoforte (Paolo Zagheni, corno; Andrea Castiglioni, pianoforte). – W.A.Mozart “Oh quant’è bello seder qui insieme”; G,G,Gastoldi “L’innamorato” arm.N.Conci “Come porti i capelli bella biondi” ; L. van Beethoven “Inno alla Notte” (Coro 2P.Marinelli”; Direttore. Marco Marasco): – Mattia Romanenghi, “The Fantasy” (M.Romanenghi, batteria). – Jazz Conduction , Inprovvisazione guidata su temi estemporanei) – R.Ferguson, “Glitter & Gold” (Anna Cacopardo, voce; Coro della Classe di Canto moderno; Eleonora Tonetti, pianoforte; Davide Piloni, chitarra; Lucrezia Tidu, basso; Andrea Lodi Rizzini, batteria). – I.Fossati “La mia banda suona il rock” (Elisa Palumbo, Margherita Palumbo, voci; Coro della Classe di Canto moderno; Marco Borghi, pianoforte; Matteo Bacchio, chitarra; Dario Fascina, basso; Michele Rossi, batteria). – Seal, “I can’t Stand the Rain” ( Simone Rovida, voce; Coro della Classe di Canto Moderno; Eleonora Tonetti, pianoforte; Matteo Vailati Facchini, Tastiere; Manuel Granata, chitarra; Ruggero Guerini, basso; Riccardo Costa, Batteria. – Blues Brothers, “Sweet Home Chicago” (Luca Albesi, Ginevra Ronchi, voci; Marco Borghi, pianoforte; Manuel Granata, chitarra; Ruggero Guerini, Basso; Matia Romanenghi, batteria):_N.Simone, “Feeling Good” (Nadia Bombelli,Beatrice Caravaggio, Clorinda Giardina, voci; Coro dell
Classe di Canto moderno; Roberto Grimaldelli, pianoforte; Marco Borghi, Matteo Vailati Facchini, tastiere; Marco Doldi, basso; Lorenzo Carinelli, batteria).
L’incontro è stato davvero apprezzato e gli insegnanti saranno soddisfatti, come i genitori. Forse la durata della performance è stata unpo’ eccessiva e si potrebbe pensare di dividere un saggio così impegnativo in due momenti distinti: classico e non. Molto godibile. però, e giustamente applauditissimo.
Eva Mai