Corro come una preda inseguita dal suo carnefice corro rapidamente, sfuggo alla mia infanzia che odio più del mostro che si nasconde sotto il letto. Corro finchè non perdo la mente e il controllo, schiantandomi per terra come una bici senza freni.
Mi hanno dato in mano la vita e io ho cominciato a tremare come un ramo fragile sotto una tempesta furiosa, e ora comincia a far freddo, risucchiata dalla foschia invernale sento l’odore di un ‘infanzia perduta e non voglio tornare a casa. Credo che non troverò mai tutti i pezzi del mio cuore che si sono separati alla ricerca della pace. Sono persa in un paradiso d’indifferenza.
Non c’è niente di più perfetto di un umano imperfetto. Tragico sabato sera le mie luci sono soffocate fradicie e afose. Mi sono innamorata di tutte quelle parole e poi ho visto qualcuno rubare i miei sogni .
Ariya Karatas
- Foto di Isabella Pozzali