Leonardo del Priore e il suo gruppo di amici ci raccontano la loro nuova impresa podisitica…
Il territorio da Vergonzana a Ca delle Mosche che ci ha portato a Medignano, lungo tratturi e prugni selvaggi, è stato caratterizzato da strade bianche molto belle e di campagne, riscoprendo casali abbandonati, di elevata metratura di superficie, che è veramente un peccato lasciarli li morti. Dopo un accoglienza fortissima a Madignano da parte dei cittadini, caratterizzata dal nostro Buongiorno e il nostro entrare in colloquio, chiedendo strade particolari :D, ci siamo direzionati verso ripalta arpina lungo una campagna bellissima, sempre in strada bianca tra la paullese e la strada del marzale, e aratri abbandonati, incontriamo gente che ha l’eta e il cremasco nel sangue, stupita di noi, ma noi pieni di curiosità verso di loro e l’amore verso la loro terra. Prima di arrivare a Ripalta Arpina da via Molini, panorama mozzafiato, sostiamo in una cappelletta dedicata a maria, tipica come i fontanili nel cremasco. Ben presto siamo di nuovo nella campagna dove però c’è un Faro: Il torrazzo di castelleone che ci guida spuntando sopra i campi immensi di Granturco, quasi ad indicarci che stiamo arrivando alla nostra “middle”, spuntando cosi sulla via della “Sorini” nota industria Dolciaria. Passeggiando per la città di castelleone, bellissima, dai suoi portici freschi e da una comunità di cittadini attenta e riservata, arriviamo sotto il torrazzo e qui ci rilassiamo anche noi una 20ina di minuti, lasciando da parte l’etichetta, e facendo un bel aperitivo.Il sole è bello pieno, e l’orologio punta alle 12:30, è l’ora di raggiungere santa Maria di Bressanoro che ci attende per un pic-nic al fresco e in natura, quindi ripartiamo. A santa maria di bressanoro ci reimmergiamo nel verde, nei frutteti del vicino agriturismo, e nell’affetto di una amica che segue la nostra avventura e decide di raggiungerci li con un’altra amica un bel pastore tedesco a 4 zampe. Parlando del più e del meno, sdraiati su un prato verde e pieni suoni e canti di uccelli si colloquia e si scherza, tra un cibo e l’altro in condivisione.
Ci rimettiamo in cammino, non prima di aver visitato la chiesa di S. Maria di Bressanoro, che offre dei dipinti molto belli, e le curiosità sono tante, specialmente quando tra noi, curiosi come siamo, c’è anche chi conosce le tecniche dllo strappo e di conservazione di alcuni dipinti: che rendono tutta l’osservazione degli stessi più curiosa e piena. Riprendiamo verso cascina Gramignana e Izano, in una campagna, in strada bianca con una calura estrema: questa èla parte del cammino in cui siamo chiusi nel pensiero e nella fatica.
Non sappiamo come ma finiamo dentro una cascina, dove il proprietario ci aiuta a riprendere la via, ci indica i campanili di Madignano, di Fiesco e la direzione verso Izano, attraverso il Campanile di S. Biagio. Ancora qui persone gentile, che lavorano, che amano la terra e non l’hanno dimenticata. Arrivati ad Izano riposiamo all’oratorio prima di ritornare a Vergonzana, luogo di partenza.
Ma non ci fermeremo qui: La notte di Luna Piena, venerdi 11 Luglio, una camminata sotto la luna piena (quasi) lungo il vacchelli da crema, nelle campagne di cremosano, vaiano cremasco, palazzo pignano.