Nella Prefazione a “Delle bugie e del cuore” di Giancarlo Aspromonte (calabrese doc), a cura del Medico Psicoterapeuta Vincenzo De Bonis, leggiamo:
“L’autore, con una conscia e concisa analisi delle osservazioni fatte nel corso della sua vita, punta il dito sulla antitesi verità/bugia, dicotomia antica come l’uomo, che nella società della globalizzazione della comunicazione trova un rinnovato e giustificato interesse…”
E ancora: “L’analisi dell’autore appare spietata a tratti rabbiosa e lo fa con una scrittura complessa, i periodi si susseguono l’un l’altro incessantemente. La critica risulta implacabile e puntigliosa, senza mai erigersi a detentore di verità. In termini di psicologia analitica, l’autore pone una riflessione molto stimolante sull’utilizzo della ‘maschera’ ritenendolo una sorte di inganno non del tutto cosciente verso noi stessi e verso il mondo…” – e continua – “L’autore si chiede se l’uso della maschera è una finzione o una identità? La maschera è una rappresentazione di noi al mondo o una presentazione di quello che siamo? Senza mai dare o suggerire una possibile soluzione, ma propone una maggiore consapevolezza su questa polarità verità/falsità…“.
Il libro, rivolto ad un pubblico largamente eterogeneo, è una provocazione all’autoanalisi di chi legge e che ha potuto in qualche modo vivere, direttamente o indirettamente, situazioni come quelle prese in esame.
Girando il libro, in quello che possiamo definire Lato B dal titolo “Poesie e Pensieri“, Giancarlo Aspromonte offre tratti della sua vita attraverso poesie, riflessioni e brevi racconti di vita per molti versi crudi e commoventi da cui si può chiaramente avere un’immagine di quello che è la sua persona nella vita di tutti i giorni.
Sicuramente di facile e particolare lettura per l’impaginazione da lui scelta, “Delle bugie e del cuore” è un libro da leggere, da consigliare e da regalare per il suo contenuto e per la sua sensibilità verso un mondo che sempre più si chiude in sé stesso pur evolvendosi verso una modernità di pensiero però non sempre positiva.