Sabato 9 novembre 2024 presso l’Auditorium Manenti di Crema il Corpo Bandistico “G. Verdi” di Ombriano-Crema ha offerto alla comunità un concerto interamente dedicato alla musica classica e a favore della LILT, Lega italiana per la ricerca contro il tumore, ed in ricordo del dott. Luigi Gaiti.
La serata si è aperta con i saluti di Emanuela Nichetti, assessore alle pari opportunità del Comune di Crema, che ha ringraziato la banda per l’alta qualità delle sue esibizioni e per la serata in musica offerta alla cittadinanza, e anche tutti i presenti, accorsi numerosi malgrado il freddo e la fitta nebbia; inoltre ha sottolineato l’importanza dell’opera della LILT in favore della prevenzione dei tumori femminili e anche maschili. In seguito ha preso la parola Francesca Bonati, delegata per la LILT sezione di Crema, la quale ha presentato l’attività della LILT impegnata in una instancabile raccolta e gestione di fondi per permettere a molte persone di fare prevenzione accedendo gratuitamente agli ambulatori di senologia, ginecologia, pap-test e urologia maschile. Infatti, mentre i medici impegnati in tali ambulatori lavorano a titolo di volontariato, deve essere corrisposto il ticket sanitario il cui importo viene coperto dalla LILT proprio grazie alle donazioni ricevute e alle varie raccolte fondi. La signora Bonati ha inoltre espresso la speranza di riuscire a riattivare l’ambulatorio di dermatologia che presso l’ospedale cittadino è chiuso ormai da due anni.
Poi lo spazio è stato tutto della musica. Il maestro Roberta Patrini, con precisione, sicurezza e tanta delicatezza, ha guidato la banda attraverso un ricco repertorio di brani operistici di compositori italiani e stranieri, con un’attenzione particolare a Giacomo Puccini di cui quest’anno ricorre il centenario della morte. Del compositore toscano il corpo bandistico ha proposto l’aria O mio babbino caro dall’opera Gianni Schicchi, un vero gioiello di dolcezza, il Te Deum dalla Tosca con il cadenzato rintocco delle campane, e la romanza Nessun dorma della Turandot, resa celeberrima dall’interpretazione di Luciano Pavarotti. Non è mancato l’omaggio a Verdi con il Coro dei gitani tratto da Il trovatore che ha catturato con il suo ritmo e con la sonorità delle due incudini suonate dai giovani percussionisti. Il programma è stato completato da una sinfonia tratta dal Tancredi di Gioachino Rossini, dalla famosa Danza delle ore del cremonese Amilcare Ponchielli, dall’ouverture dell’Isabella di Franz von Suppé, dal Valzer n. 2 di Dimitri Shostakovich e dal coinvolgente Bolero di Ravel.
L’intervallo fra il primo e secondo tempo è stato impreziosito dalla lettura da parte di Rachele Donati De Conti di uno scritto di Anonimo scelto da Giorgio Ronny Lucchi dal titolo “L’albero degli amici”, una lode all’amicizia e alla fratellanza.
Prima di chiudere con l’immancabile bis chiesto a gran voce dal numeroso pubblico presente, ci sono stati i saluti del presidente del Corpo bandistico, Lodovico Benvenuti, che si è complimentato con il maestro e con i suonatori per il bellissimo concerto ed ha rimarcato l’utilità e la preziosità del servizio della LILT invitando tutti i presenti a sostenere con generosità il suo operato; non sono mancati i saluti anche del direttore, il maestro Roberta Patrini, la quale ha ringraziato il pubblico per la calorosa partecipazione e i suonatori per l’impegno e la passione profusi ed ha invitato tutti al tradizionale concerto di Natale che si terrà il 21 dicembre presso il teatro San Domenico.