Gli anni che compie sono 33, quelli di Cristo. Non vorremmo metterla in croce. Parliamo della Birroteca rock della Festa dell’Unità, che anche se è morto il giornale finalmente si torna a chiamarla come si deve, a noi Democratica non era mai andato troppo giù. L’edizione 2014 va dal 22 agosto al 3 settembre. In numeri ce la vendono cosi: 13 serate, 19 concerti, 4 dj-set, 1 concorso per band emergenti e 1 evento a sorpresa. Sempre ad ingresso gratuito.
Il comunicato stampa recita: “Il cartellone 2014 tiene fede alla filosofia che da anni si predica in Birroteca: meglio investire sulle promesse più interessanti in circolazione che azzerare il budget a disposizione con un solo nome di grido”, che implicitamente ci dice: non abbiamo tanti soldi per cui puntiamo su qualche nome medio e speriamo nell’hype. E sta bene.
Per quanto è frammentata e di poco impatto oggi la musica italiana sarà difficile avere torto. Certo che, sempre stando al comunicato stampa: “domenica 24 agosto il nome più atteso: quello di Ghemon, virtuoso del rap italiano, capace di fondere l’hip hop con la tradizione cantautorale”, alla Birroteca di rock forse è rimasto ben poco. Ma siamo noi dai che siamo invecchiati male e siamo aciduli, lo eravamo stati già lo scorso anno raccontandone a grandi tratti la storia.
Certo che pensare che quel palco è stato calcato da Bluvertigo, Marlene Kuntz, Scisma, Verdena e adesso che so arrivano i Pink Holy Days (23 agosto) che, sempre comunicato, “porteranno sul palco la loro miscela di techno e pop”, oppure i Camillas (25 agosto) con il loro minimal pop o ancora gli Appaloosa (27 agosto), “da oltre quindici anni sulla scena con il loro irresistibile frullatone di funk, dance, punk e psichedelia”. Ma il rock del nome? Che fine ha fatto?
Si va bene salva capra e cavoli la serata del 26 agosto con i Soviet Soviet che non sono così malaccio con il loro punk wave rock. Magari un occhio lo getteremo anche a Maria Antonietta, il 2 settembre, definita: “sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori e gli amanti della scena indie”. Di certo come da un paio di anni a questa parte non rimarrà negli annali il programma della Birroteca (rock o non più rock).