Maestro, giornalista, scrittore, opinionista (e siccome nessuno è profeta in patria lui lavora prevalentemente sulle tv nazionali), ex (fino a quando?) politico, animatore culturale e, soprattutto, persona impegnata nel sociale: questo e tanto altro ancora è Alex Corlazzoli. Con lui abbiamo scambiato volentieri due parole.

Ti manca o no la politica?

Mi manca essenzialmente la Politica quella vera con l’iniziale maiuscola, quella che mi spinse anni fa a fondare il movimento “Quelli che” ad Offanengo, quella che ormai tanti anni fa mi convinse a rispondere presente alla richiesta di Stefania Bonaldi di scendere in campo per provare a far qualcosa di diverso, quella che mi spinge a portare i miei bambini a visitare il Quirinale. Tutto il resto però non mi manca. Vuoi sapere una cosa?

Dimmi…

Solitamente prima di Natale, da ateo, per riflettere un poco vado sempre in ritiro da Enzo Bianchi il priore di Bose e lui, a suo tempo mi disse una cosa che ora io consiglio a tutti.

Cosa ti disse?

Agli amici non consiglio di entrare in politica.

Dalla tua postazione privilegiata di viaggiatore sempre in viaggio come vedi Crema?

Come una lumaca che, chiusa nel suo guscio, viaggia a rilento, molto a rilento. C’è troppa rassegnazione nella Repubblica del Tortello, termine questo coniato a suo tempo dall’amico e collega Antonio Grassi, una rassegnazione che non porta da nessuna parte. Sai cosa vorrei dire a tal proposito.

Prego…

Sveglia Crema, cremaschi di buona volontà e volenterosi uscite allo scoperto. Sono stanco di vedere sempre le solite facce in circolazione e intanto la rassegnazione avanza. Altro problema inoltre è la mancanza di identità del territorio. Se per esempio penso a Mantova mi viene in mente il Festival della Letteratura. Se penso a Crema a parte i tortelli cosa resta? E sai di chi è la colpa?

Di chi?

In primis delle istituzioni politiche e religiose. Ho scritto una lettera al vescovo in merito a quanto successo nei giorni scorsi a margine della cosiddetta vicenda profughi, una missiva per spiegare che secondo me il problema non è tanto la paura, ma l’individualismo egoista. Una piccola parte di piazza ha prevalso facendo talk show all’aperto, ma tutto si è fermato lì. Avessero deciso di alloggiare i profughi in una casa di San Bernardino avrebbero protestato gli abitanti di San Bernardino ma non quelli di Crema centro. Per questo dico che l’individualismo è un problema serio ed io sono molto, molto preoccupato.

Non è che hai voglia di tornare in politica?

Per ora no, ma sottolineo tre volte il per ora.

Intanto i tuoi libri ti portano a fare l’opinionista in tv…

Ho il dono della scrittura e lo utilizzo. Del resto lo insegno pure ai miei bambini: scrittura e cultura aiutano a difendersi e portano a fare quella rivoluzione intelligente e silenziosa che è necessaria a sensibilizzare le minoranze. Andare in televisione mi aiuta poi a conoscere gente, a frequentare l’Italia della gente che poi è l’Italia migliore. L’altra sera a Parallelo Italia con Riotta ho conosciuto Passera. Presto lo rivedrò, chissà nasca qualcosa di utile a smuovere le acque.

Grazie della chiacchierata e alla prossima.

Prego e se dicono che è tornato Corlazzoli a fare le sue prediche rispondo che io ci ho messo, ci metto e ci metterò sempre la faccia, quindi posso predicare.

Stefano Mauri

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