Abbiamo dato sommariamente stamattina la notizia della chiusura del circolo di Castelleone di Alice nella città. Quella che segue e la comunicazione ufficiale apparsa poco fa sulla pagina facebook dell’associazione.

QUANDO SI CHIUDE UNA PORTA…

Cari Tutti,

l’8 gennaio 2017 Alice nella città chiuderà i battenti.

Chiude la sede perché cambiano i tempi, i progetti, le idee di chi dà vita ad Alice con il proprio impegno. Chiude la sede perché la politica di gratuità che abbiamo praticato per anni oggi non è più sufficiente a mantenere in vita l’attività con i soli contributi del tesseramento. Chiude la sede ma non l’Associazione, che continuerà a sviluppare progetti di produzione, rassegne, servizi tecnici su tutto il territorio. Abbiamo già ricevuto inviti per organizzare attività in altri spazi, inviti che valuteremo con attenzione e serietà e per i quali in ogni caso ringraziamo moltissimo chi ce li ha rivolti vedendo un’opportunità nel lavoro enorme che abbiamo sviluppato in questi dieci anni. In attesa di vedere se la vita di Alice riprenderà ad essere ospitata in un nuovo spazio, ringraziamo tutti quanti hanno sostenuto questo progetto incosciente per anni. Non faremo l’errore di elencare nomi e persone…sarebbe inevitabile qualche tremenda dimenticanza. Tuttavia chi ha oltrepassato il portone di Via Cappi per più di una volta nella sua vita, chi ha calcato il palco o aperto il proprio microfono in console, chi ha sostenuto ogni anno Alice associandosi, si deve sentire toccato dalla nostra gratitudine.

Un abbraccio a tutti, Alice.

Un ricordo personale

Ho avuto la fortuna di essere uno dei primi cremaschi a collaborare con Alice nella città. Ricordo quando l’associazione ancora non era in essere ma già si parlava di questo progetto di aver condotto una incosciente intervista fiume allo scrittore cult Gianluca Morozzi e poco dopo, quando l’associazione era neonata, di essere stato uno dei primi tre scrittori ad animare la serata di presentazione della biblioteca di inediti legata all’associazione. Anzi. Non avevo mai prima d’ora pensato di gettarmi in qualcosa che fosse minimamente teatrale. Mi convinsero a provare a realizzare un reading di lettura da Zombi rock, andato in scena poi anche altre volte. Da li mi accorsi di divertirmi assai sul palco.

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Una foto scattata quella sera del boh… 2009? Da Elena Crotti

Diciamo che senza Alice non ci sarebbe stata l’esperienza con Denis Guerini E’ facile smettere di essere ottimisti (se sai come farlo) e neppure quella con Dimitri Simonetti di Medalllo. Lo so si tratta di un piccolo aneddoto personale, la sera di quel primo reading nevicava che dio la mandava ed è stata una serata stupenda (di cui conservo da qualche parte la registrazione intergale video del mio reading… magari la metto sul tubo). Dicevo si tratta di un piccolo aneddoto personale. Ma da il polso di quanto sia stata intelligente e lungimirante la politica dell’associazione di Castelleone, che ha unito e fatto crescere un gruppo di (non più) giovani che adesso sono sparsi in parecchie realtà socio culturali cremasche. E anche io non faccio nomi per non fare torti. Per questo mi auguro che le attività dell’associazione proseguano. Magari ospitate in qualche altro circolo cremasco no?

Emanuele Mandelli

 

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