Antonio Grasso, scrittore cremasco, coi suoi libri lancia la rivincita dei Nerds

Antonio Grasso, scrittore cremasco, coi suoi libri lancia la rivincita dei Nerds

Letteralmente, da Wikipedia: “Nerd è un termine della lingua inglese americana con cui viene definito chi ha una certa passione per la tecnologia, videogiochi, fumetti erroneamente stereotipato come individuo solitario e con una ridotta propensione alla socializzazione”. Dal dizionario invece, il soggetto in questione,con toni non proprio positivi, mah viene definito, generalizzando, banalizzando…un giovane di modesta prestanza fisica e dall’aspetto insignificante, che compensa la scarsa avvenenza e le frustrazioni che ne derivano con una passione ossessiva e una notevole inclinazione per le nuove tecnologie. Ebbene, da Crema, attraverso il libro “Il cacciatore di fulmini (38911 bytes free)”, lo scrittore cremasco (e avvocato giuslavorista) Antonio Grasso, fieramente guida, lancia la rivincita dei Nerds, lui che, con orgoglio, giustamente (ad amplificare l’errato eco negativo del termine hanno contribuito, in passato, i media statunitensi) tale si definisce.

Quando è nata la passione per la scrittura?

Prima è nato l’amore, fortissimo, per il mondo dell’elettronica, quindi per l’informatica e soprattutto verso i mitici anni Ottanta, il periodo arancione, cioè del sole, a differenza del grigio degli anni Settanta, l’epoca del piombo. Ecco, leggendo tantissimo, parallelamente poi mi sono sempre dilettato a scrivere racconti e ora sono arrivati un libro e una Graphic Novel. E non ho intenzione di fermarmi.

E perché adori gli anni Ottanta?

Dico solo che in quell’epoca magica, col Commodore 64, personal computer mitico, che il sottoscritto, da buon nerd ha ancora e funziona, di fatto, l’elettronica entrò, timidamente, nelle case degli italiani avviando, di fatto, una vera svolta epocale – culturale. 

Nel “Cacciatore di fulmini” racconti sostanzialmente le tue passioni?

Parto da quelle, ma nel romanzo la protagonista assoluta è l’amicizia, componente fondamentale della nostra vita. Sai, tanti anni fa, quando un computer, sì un leggendario Commodore entrava nella vita di un giovane, significava tanti pomeriggi insieme giocando con amici. E in quei momenti, quando eravamo meno connessi, ma più condivisivi, sono nate grandi amicizie, quindi pure per questi aspetti è errato abbinare la solitudine a un nerd in modo sistemico. Certo così vogliono determinate alchimie televisive e cinematografiche, ma lo stereotipo è sbagliato e stonato.

Da poco è uscita la tua Graphic Novel…

A Colosso CDLIII, una storia incredibile tra storia, leggenda, fantascienza, scienza e tecnologia, col sottoscritto ha collaborato lo straordinario amico illustratoreLuca Binaghi. Ma non voglio spoilerare altro. Ecco, sintetizzando, i miei due libri racchiudono mezzo secolo di passioni in poco più di 400 pagine. E sono emozioni insuperabili, come i famosi centosettanta grammi di bontà in olio d’oliva. Sto lavorando ad altre storie, la scrittura mi ha preso.

Così parlò Antonio Grasso, avvocato con la passione per l’informatica, la bioetica (la sua laurea ha tale indirizzo), la scrittura, i fumetti, gli anni Ottanta e l’amicizia. E finalmente, grazie al cremasco Grasso, la rivincita dell’appassionato popolo Nerds è iniziata: Chapeau!

stefano mauri

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