In merito alla questione trasporti interviene Gianemilio Ardigò, dei Verdi. Riceviamo e pubblichiamo un suo intervento:
Prendo atto che l’amministrazione voglia finalmente risolvere la situazione ormai divenuta insostenibile dell’ingresso in citta’ dei furgoni per le merci di piccola e media taglia. Nel 2005 e successivamente nel 2006 feci approvare in consiglio comunale una mozione in merito, avallata e concretamente fattibile visitando le sedi logistiche di Vicenza e Lucca. Lo scopo dell’iniziativa era quello di creare un centro, gestito da una cooperativa con un dirigente del comune, su area comunale. Il discorso si completava con il trasporto durante tutto il giorno di un mezzo ecologico ( elettrico ) da e per i negozi. Il tutto seguito tecnologicamente da un software che con codici a barre in qualsiasi movimento ne rilevava la situazione corrente. I costi di questa operazione erano a carico dei trasportatori e ai negozianti non veniva addebitato alcunche’. L’idea doveva partire con i pacchetti di piccola e media taglia, per poi grazie ai nuovi ingressi di altri commercianti si poteva ampliare ad altri settori di vendita. Mi sembra che vi siano gia’ molte incomprensioni, giustificazioni di parte e assenza propositiva di voler partire. Nella prima fase occorre evidenziare un settore, verificare quanti commercianti possano aderire e poi proseguire. Spiace rilevare alcune dichiarazioni di importanti esponenti politici e rappresentanti dei settori del commercio, persone di sicura fattura della migliore intelligenza del territorio ma con frasi che non dimostrano tale spessore, “ le criticità ci sono, ora si tratta di vedere in che modo si possono risolvere e, soprattutto, se la soluzione possa calzare perfettamente al sistema commerciale cremasco. Per ora non mi vengono in mente modi concreti per risolverle “..noi siamo per “ l’ottimismo dell’azione che e’ meglio del pessimismo del pensiero “ . Per il momento si prende atto che l’amministrazione voglia almeno discuterne e portare all’attenzione delle produttivita’ commerciali e alla cittadinanza un modo alternativo di considerare importante la salute, l’ambiente con una nuova visione culturale che aspettiamo da anni.