Un pezzo lungo e difficile, non è il nostro stile. Ma è un tema importante. Pubblichiamo integralmente il documento dei sindaci del cremasco sull’Area vasta.

 

 

 

 

OGGETTO: APPROVAZIONE DEL PERCORSO FINALIZZATO ALLA COSTITUZIONE DELLA

                 “AREA OMOGENEA DEL CREMASCO”

 

 

Dato atto che:

  1. In attuazione della Legge 7 Aprile 2014 n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni dei Comuni” così detta riforma Delrio l’ente locale “Provincia”, dopo un periodo di transizione verrà “superato” a favore di Enti di “Area vasta”.
  2. La legge di riforma costituzionale già approvata in prima lettura dai due rami del Parlamento in attuazione della citata norma dispone che la definizione di Ente di “Area vasta” , anche dal punto di vista territoriale, verrà stabilito entro due anni dalla Regione.

 

Premesso che

  • L’ ”Area Omogenea del Cremasco” è data dall’insieme di ….. Comuni, come da allegato elenco, uniti da un sistema socio-economico, sociale, culturale ma anche geologico, ambientale e naturale “omogeneo” (paragrafo che sarà completato dopo la approvazione in tutti i consigli comunali).
  • I comuni del Cremasco in passato si sono mossi in una direzione condivisa, perseguendo risultati in termini di sviluppo socio-economico e diventando una realtà politico-sociale ed economica coesa, che ha portato a condividere e concertare le principali scelte di sviluppo intraprese, quali:
  • l’affermazione di SCRP come luogo di definizione delle strategie da perseguire a livello comprensoriale nel settore della gestione dei servizi pubblici locali
  • il consolidamento di Reindustria come agenzia per l’innovazione e lo sviluppo socio-economico-produttivo dell’intera provincia, sotto l’egida di soggetti pubblici e privati
  • lo sviluppo dell’Università, volano dello sviluppo dell’intrapresa della piccola e media industria e del “sistema” produttivo artigianale di cui è ricco il cremasco
  • la definizione della Pianificazione di “area vasta” come strumento di condivisione delle principali scelte di strategia territoriale, a livello di grandi opere infrastrutturali, di collocazione di servizi da condividere a livello sovra comunale, di sviluppo di attività produttive, commerciali e residenziali con il principio del risparmio del suolo
  • l’impostazione attraverso i Piani d’area (cremasco e alto cremasco) e il PTCP di grandi progetti infrastrutturali che hanno riguardato la mobilità (ferrovia e bus), la viabilità (Paullese, SS 591, Brebemi, Castelleonese, Bergamina…), i servizi; la tutela del paesaggio ( i fontanili, i plis, i parchi fluviali, le cascine)
  • la creazione di una “rete sociale” con la costituzione della azienda speciale consortile “Comunità Sociale Cremasca” e la gestione unitaria del Piano di Zona
  • la sottoscrizione di un “Patto per lo Sviluppo”.

 

 

Considerato altresì che il ridimensionamento delle Province operato dalla Legge Del Rio nell’ente di Area Vasta deve necessariamente rafforzare il protagonismo degli Enti Locali e spingere perché in maniera più strutturata e unitaria ci si confronti sulle partite sovra comunali, con un’idea forte di Territorio Cremasco, area omogenea e luogo politico di eccellenza dove definire e condividere le scelte strategiche per:

  • il piano di sviluppo integrato locale;
  • le aziende dei servizi pubblici locali;
  • i progetti e le priorità infrastrutturali, con particolare riferimento alla viabilità di Crema e del cremasco con le province limitrofe e con le nuove grandi infrastrutture in cantiere;
  • la governance dei servizi alla persona;
  • le politiche socio sanitarie;
  • l’ interfaccia istituzionale con Provincia e Regione;
  • lo sviluppo territoriale dei servizi di trasporto pubblico
  • la pianificazione di “area vasta” anche dal punto di vista urbanistico con riferimento al risparmio del suolo, il fabbisogno energetico attraverso l’uso delle fonti rinnovabili, la promozione turistica, la valorizzazione dell’agricoltura e la salvaguardia dell’ambiente e del territorio;
  • la pianificazione di iniziative e infrastrutture per migliorare la sicurezza del territorio;
  • la creazione di una vera mobilità sostenibile anche attraverso una rete ciclabile diffusa.

 

Ritenuto che in tal senso debba essere considerata anche l’evoluzione normativa che prevede ad oggi una precisa disciplina in merito alle GAO, Unioni e Fusioni di Comuni, da interpretarsi non solo come mero adempimento normativo, ma come una opportunità per rafforzare un “pensiero forte” sui territori, sul piano politico – istituzionale, ma anche sociale ed economico e consentire dunque azioni e programmazioni nell’ottica di “area omogenea”.

 

Visto lo Statuto dell’Area Vasta di Cremona ai sensi del quale “Le aree omogenee sono determinate secondo caratteristiche geografiche, storiche, culturali, sociali ed economiche. Le aree omogenee costituiscono l’articolazione territoriale entro la quale promuovere lo svolgimento delle funzioni fondamentali della Provincia e le ulteriori funzioni eventualmente attribuite dalla legge, nonché favorire l’attuazione del processo di aggregazione delle funzioni fondamentali dei Comuni, mediante convenzioni, Unioni di Comuni o fusioni di Comuni. Le aree omogenee costituiscono l’ambito nel quale la Provincia:

  • imposta, quanto alle proprie funzioni fondamentali o delegate, la programmazione inerente le aree medesime;
  • promuove la collaborazione con i comuni e tra i comuni, anche in forma associata per l’esercizio delle funzioni fondamentali, o loro unioni anche mediante accordi di programma, convenzioni e protocolli di intesa;
  • sviluppa sistemi coordinati di servizi pubblici;
  • sviluppa forme di coordinamento territoriale nell’ambito del proprio PTCP;
  • sviluppa forme di assistenza tecnico-amministrativa necessarie per lo sviluppo ed il rafforzamento delle gestioni associate delle funzioni comunali;
  • esercita le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e di organizzazione di concorsi e procedure selettive;
  • sperimenta forme coordinate di funzioni amministrative. Possono essere costituite aree omogenee sovra provinciali per specifiche esigenze e necessità di gestione di servizi, attività ed esercizio delle funzioni.

Con apposito regolamento, approvato dal Consiglio provinciale, si provvederà alla disciplina e al funzionamento delle aree omogenee, anche con riguardo alla loro rappresentanza.”

 

Tutto ciò premesso,

  • visto il dibattito degli amministratori locali, alla presenza dei consiglieri regionali del territorio, tenutosi in data 15.05.2015 nella assemblea tenutasi a Pieranica;
  • dato atto che, a fronte dello scenario normativo in corso di evoluzione, appare prossima la soppressione, nella legge di riforma costituzionale, delle Province, sostituite dagli Enti di “Area Vasta”;
  • atteso che la normazione sulle “Aree Vaste” sarà di competenza regionale;
  • visto il dibattito di sindaci ed amministratori locali in assemblea a Pieranica il 27.10.2015, che ha condotto a licenziare, previa votazione, la presente proposta da portare nei singoli Consigli Comunali entro il 30.11.2015

 

Il Consiglio Comunale di ___________________________________________, in sintonia con quanto già espresso nelle assemblee dei sindaci e degli Amministratori Locali dell’Area Cremasca tenutesi a Pieranica il 15 maggio 2015 ed il 27 Ottobre 2015

 

CANDIDA

 

il territorio cremasco ed i comuni territorialmente contigui, a costituirsi come “Area Omogenea del Cremasco” e ad intraprendere un percorso orientato in questa direzione;

 

IMPEGNA

 

l’Ente di Area Vasta – Provincia di Cremona a riconoscere e disciplinare le Aree Omogenee ai sensi dell’art. 9 del proprio Statuto per attivare immediatamente il percorso di cui all’art. 7 della L.R. 19/2015 (tavolo istituzionale di confronto istituito in ogni Provincia, al fine di indicare, in via sperimentale e in accordo con la Regione, le zone omogenee eventualmente individuate dagli statuti provinciali quali ambiti territoriali ottimali per lo svolgimento in forma associata, da parte dei comuni ricompresi negli stessi ambiti, di specifiche funzioni e servizi comunali).

 

 

IMPEGNA

 

gli amministratori locali alle più ampie forme di coinvolgimento delle rappresentanze dell’economia, del comparto produttivo e delle realtà sociali del Territorio, affinchè venga definito un  “progetto”  in cui l’area omogenea si ponga come la cornice dentro cui è  delineato un percorso istituzionale, ma è declinata anche una visione dello  sviluppo socio economico e infrastrutturale  del territorio;

 

INDIVIDUA

 

l’Area Omogenea Cremasca, ed eventuali comuni territorialmente contigui e viciniori, come l’ambito entro cui coordinare e armonizzare, dentro  una visione istituzionale ed organizzativa convergente per l’intero territorio, i processi di aggregazioni delle funzioni fondamentali dei nostri Comuni, avendo cura di avviare immediatamente interlocuzioni proficue con i comuni contermini a quelli “di confine” dell’Area Omogenea individuata, al fine di valutare possibili, positive azioni di coinvolgimento in questi percorsi.

 

CHIEDE

 

formalmente a Regione Lombardia che nel provvedimento legislativo che andrà ad assumere ai sensi della riforma costituzionale di cui in premessa:

  1. tenga nella dovuta considerazione la richiesta formulata dal territorio, rappresentato da tutti i Consigli Comunali indicati, di definire il territorio Cremasco, così come meglio individuato in premessa, allargato ai Comuni territorialmente contigui che vi aderissero nell’ambito del percorso sopra indicato, come “Area Omogenea del Cremasco”;
  2. deleghi alla stessa Area Omogenea le funzioni gestionali sovra comunali che in futuro cesseranno di essere gestite dalle Province.

 

NOMINA

 

un proprio Coordinamento di Area Omogenea composto da n° 12 sindaci di cui all’allegato elenco, sulla base della individuazione e della successiva votazione effettuatesi nella citata Assemblea dei Sindaci di Pieranica del 27 Ottobre 2015.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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