Città giocattolo per dirla alla Emanuele Mandelli, Repubblica (Antonio Grassi Dixit) o Granducato (per Stefano Mauri) del Tortello che dir si voglia, Crema: cittadina, per carità bella, sana, creativa, di prospettiva, ma diventata ahinoi eccessivamente autoreferenziale (nell’ultimo decennio), di retroguardia e provinciale come poche (ma qualcosa è cambiato da due anni a sta parte) ha dunque il suo nuovo vescovo. E sì … proprio l’arrivo di Monsignor Daniele Gianotti (ha lo stesso sguardo attento, vispo e introspettivo che aveva il buon e compianto Monsignor Angelo Paravisi. Non trovate?) ecco vedrete che, a suo modo una scossa positiva alla piazza cremasca la … regalerà. Scommettiamo? Intanto, per sua Eccellenza Gianotti (nella foto è ritratto in compagnia dell’ottimo, sempre presente e sul pezzo don Lorenzo, prete rock che aiuta a colorare il mondo di speranza) ecco una poesia…

 

Arrivo e Speranza

 

Gradevolmente spaesato

Ci mancherebbe,

Del resto chi non lo sarebbe

Fanciullescamente guardingo

Attento, attratto

A ciò che gli è intorno

A quel che fa contorno,

A chi va cercando

Comoda risonanza:

Sguardo mite, curioso

Monsignor Daniele Gianotti

Prete della gente

Appena arrivato

Da noi nel Granducato,

Alla folla incuriosita

Comunque regala

Nonostante il cerimoniale essenziale

Uno sguardo sincero,

Un cenno vero, sostanziale

Che parte dal cuore

Profuma di speranza

E parla d’amore

Soprattutto, innanzitutto

 

Stefano Mauri

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