Ho letto da qualche parte che tornare in un posto rimasto immutato ti fa capire quanto sia cambiato tu. Questa è la prima impressione che ho entrando al Charlie Brown di Offanengo, erano tanti anni avvero che non ci rimettevo piede e l’atmosfera sembrava quella di 20 anni fa… ma era solo una impressione iniziale. Sono qui perché il Babalula On Tour di Gloria Capitano ha fatto tappa in quell’epico luogo della vita notturna cremasca. Eccomi.

In carovana, in 5 con tre macchine che nemmeno quando la benzina costava 800 lire al litro. Un sorso di un beverone dolce non identificato nel piazzale, estratto non si sa dove da uno che si è presentato per la serata con una giacca di tweed da signore inglese, e poi si entra. Uscirò tra qualche ora con un timbro sul polso, che anche questo è molto anni ’80. Ma è il fascino della serata.

Una serata che è storia del rock’n’roll e anche nuove leve del rock che dimostrano che certe cose non muoiono mai. Così come lo spirito degli amici del locale, che anche se è diventato itinerante non molla, come dimostra la foto del folto pubblico presente che abbiamo preso in prestito da quelle pubblicate dalla fotografa Pierangela Pagani.

Di scena c’erano gli Scaremen di Asia Pascal e i Rock School. Abbondantemente minorenni, alla loro seconda uscita, con la cantante febbricitante, con il compito di rompere il ghiaccio, gli Scaremen buttano lí un set di una manciata di canzoni che fanno da antipasto alla storia del rock della band di Andrea Mitzi Del Santo. E aprire la serata con Come Together dei Beatles non è facile.

Stanno crescendo, e bene, li avevamo visti a Crema a fine marzo, li rivedremo il 17 aprile in apertura agli Overdreams al Bellot’s Pub a Cappella Cantone, ci siamo fatti raccontare da Asia la sua passione, insomma li abbiamo adottati. Ma tutti e 4 sono dei piccoli fenomeni. Il giovanissimo chitarrista Giorgio Galimberti è pure stato chiamato sul palco dei Rock School. Quattordici anni e fa già la svisate… Bravo. Così come la sezione ritmica composta da Davide Moriggi al basso e Sofia Finardi alla batteria.

Poi il ciclone Rock School. Due ore e mezza di storia del rock passati in un soffio. Uno spettacolo con inserimenti teatrali, parti recitate, trovate varie ma sopratutto una grinta e una tecnica paurosa. Lascia a bocca aperta vederli fare Eleanor Rigby dei Beatles usando chitarra e basso come se fossero violino e viola. Ma sono le tirate rock che fanno ballare il pubblico. Quarant’anni e passa di storia da Hendrix ai Muse snocciolati come se niente fosse

Intanto sabato prossimo il tour del Babalula è ancora ad Offanengo con i Good Vibe Styla. Notte reggae. Stavolta non ci sarò. La mia anima è più rokkante. Ma speriamo che ci sia il folto pubblico che accompagna i concerti del gruppo cremasco. A Gloria invece grazie per la bella serata di rock e grinta e per la abbondante e sfacciata sbirciata nella scollatura.

E poi, mentre io ero quasi a letto con un the verde, sono pur sempre io, il signore in giacca di tweed perdeva le chiavi della macchina e tornava a Crema in taxi smadonnando come un camionista turco, ma di grande cultura. Anche questi sono gli anni ’80. A già siamo nel 2015. Sicuri? Visto anche come era stato il venerdì sera metallico…

Emanuele Mandelli

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