Beppe Severgnini, sul Corriere della Sera di giovedì 21 gennaio, nella sua periodica rubrica Italians, a modo suo ha parlato di Crema, o meglio, precisamente ha scritto della parrocchia di San Giacomo citando, per evidenziare come i costumi siano cambiati, un libretto (datato 1899 e intitolato “Il Festival. Può un cattolico prendervi parte?”, ndr) scritto dall’allora parroco don Giuseppe Denti. Perché Severgnini ha tirato in ballo questa vecchia, intrigante storia?

Per spiegare che le religioni (non tutte però, ahimè, ndr) si evolvono, le tradizioni cambiano, le scritture vanno contestualizzate e interpretate, mentre gli estremisti vanno, o meglio andrebbero ignorati e isolati. Sempre sullo stesso numero del CorSera poi, il Beppe internazionalpopolare, nelle pagine sportive, con un corsivo dal titolo incisivo, cioè “Non sono più cose di campo ha sbagliato parole e secolo”, condannando il machismo esasperato, chiaramente nella querelle famosa “Sarri contro Mancini” ha preso le distanze dal primo difendendo il secondo.

Stefano Mauri

(Visited 88 times, 7 visits today)