A Spino è successo un casino. Venerdì scorso si è spaccata la maggioranza in consiglio comunale, il bilancio di previsione che avrebbe dovuto essere portato in consiglio entro il 31 marzo è stato respinto, con il voto contrario di 4 consiglieri di maggioranza e quindi adesso l’amministrazione Poli, dopo meno di un anno di governo, rischia di cadere. In un comunicato l’ex sindaco di Spino Paolo Riccaboni si dice solidale col sindaco, bel gesto.
Scrive in un comunicato Progetto per Spino:
“Queste sono, molto probabilmente, le ultime settimane dell’Amministrazione Poli, PD, caduta a dieci mesi dall’elezione per mano di quello stesso gruppo di persone, riconducibile al Comitato NO Cemento, che per cinque anni ha reso impossibile la vita di Progetto per Spino e del Sindaco Paolo Riccaboni, arrivando a calunniarlo in modo aperto in campagna elettorale (con il beneplacido dello stesso Poli). Questi individui, Carlo Cornalba, Marco Guerini Rocco, cui si aggiungono Barbara Ancetti e addirittura l’assessore Antonia Grazzani, e dietro i quali c’è l’ex vicesindaco e assessore all’urbanistica Angelo Fugazza, hanno tradito il loro mandato amministrativo esattamente come Guerini fece durante l’amministrazione Riccaboni”
Sull’altro fronte e lato del cremasco a Casale Cremasco la stessa sera il consiglio comunale, presente al completo, ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo del 2016 ed ha bocciato, sempre all’unanimità, la modifica dello statuto di Scrp.
«Siamo soddisfatti- spiega l’assessore al bilancio Massimiliano Riboni – dei risultati conseguiti che ci permettono di programmare alcuni interventi per il futuro grazie all’avanzo disponibile di 398 mila euro accumulato in questi anni”.