Nonostante i proclami da parte delle varie amministrazioni che si sono succedute da più di 15 anni, la bonifica dell’area ex Bosch di via Cavalli è ancora in alto mare. Questo è quello che emerge dalla risposta ufficiale dell’Assessore Piloni all’interpellanza in merito, depositata qualche settimana fa dal M5S Cremasco. La questione è di stretta attualità, dato il sito era ancora presente nell’elenco regionale dei siti contaminati. In tutto questi anni, diversi sono stati gli incontri, i monitoraggi, i piani proposti e le rilevazioni: nel 2014 l’Arpa aveva rilevato contaminazione da idrocarburi nel terreno e solventi clorurati nelle acque sotterranee. Nel luglio 2015 la Provincia invitava ancora l’azienda ad “attivare interventi di messa in sicurezza di emergenza puntuali” per rimuovere le sostanze e monitorare la falda.
Dopo tutto ciò, il Piano di Caratterizzazione non è stato ancora presentato in via definitiva e, di conseguenza, nemmeno il progetto di bonifica: l’area è monitorata, vengono fatti piccoli interventi emergenziali, ma la bonifica vera e propria, di un’area in centro città, densamente abitata e ricca di attività, non è nemmeno iniziata! A parte i proclami sui quotidiani locali ai quali dichiarava “tutto sotto controllo”, l’Assessore all’Ambiente Piloni cosa ha fatto? Evidentemente, poco nulla come conferma lui stesso oggi! La strategia dell’Amministrazione pare chiara: passare a loro volta la patata bollente alla prossima amministrazione. Questa strategia si conferma un pessimo modo per amministrare l’ambiente di tutti noi ed un ulteriore motivo per non augurarsi una amministrazione Bonaldi/Piloni Bis.
Ufficio Stampa Movimento 5 Stelle cremasco