Abbiamo appreso con piacere che il presidente degli Stati Uniti sarà in Italia il prossimo 27 marzo. Digiuni come siamo delle acrobazie propedeutiche all’importante visita, ci è sembrato però che l’agenda degli incontri dell’illustre ospite presenti delle sfumature per lo meno discutibili sul piano diplomatico.
Vediamo: in primo luogo incontra il Papa il quale, pur essendo il rappresentante riconosciuto di tutto il cattolicesimo, rimane pur sempre il capo di uno Stato straniero. A seguire gli appuntamenti con il presidente della Repubblica italiana e, poi, con il presidente del Consiglio dei ministri, vale a dire il massimo istituto decisionale che è chiamato costituzionalmente a prendere decisioni in nome e per conto del popolo italiano. Amen.
P.Odalico