Noi, che siamo fedeli alla linea, guardiamo con una certa perplessità all’immagine qui riportata. Però, nel dubbio, siamo andati a vedere che cosa vuol dire “pàciàròtt”. Direttamente alla fonte: Francesco Angiolini, Vocabolario Milanese Italiano, prima edizione 1897. Innanzi tutto è un sostantivo maschile anche per i meneghini (il che non è poco), che significa “pacchierone” oppure “pacchierotto”. L’Angiolini prosegue: “Chi mostra in viso di essere ben nutrito  e specialmente di ragazzo ben nutrito e paffuto”.

Siccome sappiamo che sotto la Madonnina sono tutti “bàûscia”, abbiamo chiesto conferme al mitico dizionario Devoto-Oli: “pacchierone: persone giovane e ben pasciuta”; “pacchierotto, giovane pasciuto”. Il tutto deriva da “pacchiare”: mangiare con vistosa ingordigia.

Noi, che siamo fedeli alla linea, sia pure “obtorto collo” prendiamo atto che “l’è un bèll pàciàròtt”, ma non transigiamo sulla pettinatura: il marxismo-leninismo non prevedeva assolutamente una puttanata del genere.

P.Odalico

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