Non c’è un cazzo da fare, se vogliamo parlare di patate, intese come tuberi, bisogna partire da lontano. All’inizio era il “pomo di terra”, e cosi rimase in saecula saeculorom. Almeno fino a ieri, perché anche la solanum tuberosum si è evoluta scrostandosi di dosso il fango secco della quaresima obbligatoria.
Provate voi a entrare adesso in un negozio di frutta e verdura: un chilo di patate, per favore.
Calma e gesso, ti risponde il verduraio assumendo un’aria cattedratica: quale uso lei intende fare delle patate?
Ma a te che cazzo te ne frega?!
Eeeh no, caro il mio bel cliente! Perché ci sono le patate da friggere (1,98 al chilo), quelle da infornare (1,99 al chilo), poi abbiamo le specializzate: vapore oppure bollitura rapida (prezzo speciale 2,10 le prime, 1,97 le seconde) e infine la patata decorativa (lasciata a bagno, germoglia e fa i fiori. 2,90 al chilo).
Cazzo, ma una patata buona per tutti gli usi?
Cassetta in fondo a destra, in basso (1,48 al chilo), ma è come un copertone di seconda mano.
Mamma, perché mi hai lasciato solo?!
P.Odalico