Lo abbiamo notato tutti, e quando dico tutti ci metto dentro anche i bambini. Mi riferisco a ministri e deputati che, una volta seduti ai banchi parlamentari, confabulando tra loro si portano la mano davanti alla bocca. Dicono, loro: per evitare che qualche esperta spia legga e interpreti il labiale, rendendolo poi di pubblico dominio. Diciamo noi: se lo scambio di opinioni è di così tanta delicatezza, vi sono luoghi molto più riservati ove mettere a punto eventuali mutamenti di strategia nel corso del dibattito in Aula. Altrimenti, aggiungiamo ancora noi, quei due stanno sparando una montagna di cazzate, a prescindere dall’argomento in discussione. Nell’immaginario collettivo questa seconda opinione è la più diffusa.

P.Odalico

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