Si certo, un doppio problema poiché investono la responsabilità dei singoli proprietari dovendo applicare per se stessi la buona educazione visto e considerato che il cane non può avere un livello di intelligenza tale che possa arrivare a distinguere un centro storico da una periferia , anche se a volte sembra essere il contrario. Giusti i lamenti e le proteste di chi un cane non lo possiede e non può comprendere dove inizia e dove finisce la responsabilità di chi invece un cane lo possiede e magari entrambi vivono in piazza del Duomo.
Certo buon senso ed educazione metterebbero d’accordo tutti . E allora perché non avere la stessa indignazione per chi in centro storico ed in periferia sporca e abbandona di tutto, non parliamo di cartacce, ma di bottiglie di vetro rotte, siringhe, mozziconi di sigaretta, pezzi di elettrodomestici arrugginiti, corpi contundenti di ogni foggia pericolosi per chi solo cammina sui marciapiedi. I cani ed i proprietari devono allora sopportare questa maleducazione ? Ma chissà perché sembra che la città, a giudicare dalle proteste online, sia solo piena di indignati che ce l’hanno con le cacche. Non è forse che non amando abbastanza gli animali domestici , giustificano così la superiorità “umana” anche quando questa per strada lascia orde di ricordini ben più pericolosi .
Associazione Randagi si Diventa –onlus