Ha fatto rumore l’intervista concessa, nei giorni scorsi alla stampa estera da mister De Boer, ex trainer dell’Inter, squadra sempre più nevrotica (costruita male) e nel caos anche adesso che il trainer olandese non c’è più e al suo posto è arrivato, fortemente voluto dal direttore sportivo Ausilio, il già traballante Pioli. Cosa ha detto l’ex allenatore (non era lui il male dei mali. E manco Mancini lo era) del sodalizio nerazzurro? Che … sostanzialmente, secondo lui, in casa Ambrosiana, col gruppo Suning lontanto a non ancora insediato, ecco, nonostante le tante persone in sede non si sa chi concretamente comanda. E in questo casino, sul campo la squadra fatica, i risultati non arrivano e secondo voci non confermate, compresa quella del giornalista (grande esperto di calciomercato) Michele Criscitiello, la stessa posizione di Ausilio (calciofilo interista e milanese) sarebbe in discussione, con l’ex romanista Sabatini che all’Internazionale nerazzurro andrebbe a piedi e di corsa.

Cosa fare per raddrizzare la rotta? Domanda ardua, certamente blindare subito la posizione di Ausilio e riconfermare a voce alta Stefano Pioli alla causa non guasterebbe, tutt’altro. Poi bisognerebbe ristruttare in modo snello e pragmatico il Cda societario tesserando eventualmente la bandiera ed ex calciatore Riccardo Ferri nelle vesti di team manager affidandogli carta bianca nel caso dovesse attaccare qualche calciatore poco attento al muroi dello spogliatoio. No?

Stefano Mauri

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