Caroline Pagani, attrice, autrice e drammaturga poliglotta, essenzailmente è un’artista completa, luminosa col dono di emozionare, attraverso la sua arte. Cosa rappresenta il teatro per lei? E’ tanto, è tutto, è uno spaccato della vita, un atto sociale per emozionare, far politica, rappresentare cose e spettacoli artistici. Lo scorso 27 settembre è uscito in digitale “Albergo a Ore”, la cover del brano del cantautore Herbert Pagani interpretata proprio da Caroline, che di Herbert è la sorella. Il brano è impreziosito dall’accompagnamento del pianista Danilo Rea, per un malincopezzo intenso, drammatico e poetico, capace di far vedere e rivivere con le parole una storia d’amore, calata in un’atmosfera in cui si sposano poesia e teatro. “Di “Albergo a ore” sono stati fatti tanti arrangiamenti e interpretazioni, l’hanno cantata Milva, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Alessandro Haber, Patrizia Laquidara, Antonella Ruggiero, Dargen D’Amico, Morgan, Leopoldo Mastelloni, Marcella Bella e altri ancora. Trovo che quello di Danilo Rea sia il più bell’accompagnamento di sempre – dichiara la Pagani – Ho pensato a Danilo Rea perché, a mio parere, è uno dei più grandi pianisti viventi, fra tutti gli accompagnamenti che sono stati fatti di Albergo a ore, trovo che il suo riesca a creare un’atmosfera, a calarti in uno stato d’animo, magico e coinvolgente. Danilo è una persona splendida e generosa, mi ha dedicato del tempo per provare insieme dal vivo in live la canzone con l’accompagnamento in tonalità, modalità, mood e velocità diverse. Albergo a ore è un pezzo di teatro, un brano poetico che non ha bisogno di altro se non di una buona interpretazione. Nello spettacolo concerto la canto a cappella, mentre nel disco è giusto che ci sia anche la musica. Si è creato un bel connubio tra la parola poetica, recitata, cantata e la musica”. Lo scorso maggio inoltre, sempre per ricordare il fratello Herbert, ha debuttato il tour del concerto teatrale “Per amore dell’amore”, sempre un omaggio musicale, teatrale e multimediale all’opera del fratello Herbert Pagani di e con Caroline, per la regia di Giuseppe Marini e con Giuseppe Di Benedetto al pianoforte. Lo spettacolo-concerto racconta la figura poliedrica di Herbert il cantapittore, che cantava con la penna e disegnava con la voce e che faceva danzare insieme musica, prosa, poesia, canzone, radio, scenografia, scultura, pittura e teatro. Ed è giusto ricordare Herbert, geniale e straordinario genio artistico che andrebbe studiato, ricordato e conosciuto. Dulcis in fundo, benvenuta, quindi dopo le cover dei brani “Palcoscenico” e “Albergo a ore”, “Ti ringrazio vita”, rifacimento di “Gracias a la vida” di Violeta Parra, hit tradotta in italiano e adattata dal cantautore Herbert Pagani e interpretata dalla sorella Caroline, che fonde tre lingue: italiano, spagnolo e francese in un arrangiamento vivace. E… questa poesia-canzone è una celebrazione della vita colma di gratitudine per tutte le esperienze, sia positive che negative, che essa porta con sé. La canzone esprime un sentimento di accettazione e riconoscenza profonda per tutto ciò che il vivere comporta, con un’attenzione speciale ai momenti semplici e autentici.
“Gracias a la vida2 è una delle canzoni latino-americane più famose della storia, canto popolare cileno, canto dell’umano, inno alla vita, in tutte le sue forme. Herbert Pagani la tradusse, reinterpretandola e adattandola in francese (“Merci l’existence”) e in italiano. Ti ringrazio vita – racconta Caroline Pagani– la considerava una delle più belle preghiere laiche mai esistite. Scritta originariamente e composta da Violeta Parra, artista e attivista cilena, è stata interpretata da Joan Baez, Mercedes Sosa, Placido Domingo, Gabriella Ferri. La versione italiana di Herbert si distingue anche per la bellezza dell’adattamento del testo, per la scelta delle parole, che sono perle. Un arrangiamento vivace, colorato e ritmato in versione tango”.