All’interno del progetto Crema 2020 l’aspetto della mobilità sostenibile è centrale.
Sarà infatti dalla stazione di Crema e dal nuovo Hub di intescambio risultante dal cantiere appena aperto che partirà una flotta di biciclette condivise e auto elettriche, grazie all’Avviso Pubblico che il Comune ora può lanciare dopo l’approvazione in Giunta delle Linee d’indirizzo per l’attività di bike sharing, velostazione e car sharing.
La scelta dell’amministrazione e dell’assessorato di Fabio Bergamaschi è caduta, nel caso del bike sharing, sul tipo station-based, un sistema assicurato 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno basato su stazioni distribuite in città (ospedale, centro storico, Università, piscina, Largo Partigiani d’Italia, palestra Toffetti) e un perno centrale alla stazione ferroviaria in cui il noleggio viene avviato dagli stalli predefiniti e si consegna la bicicletta in uno qualunque di questi, in modo totalmente automatizzato: l’utente visualizza le biciclette disponibili, prenota con un’applicazione da smarphone, sblocca la bici per l’utilizzo, la ripone. Il costo è estremamente ridotto: 10 euro di quota annua e i primi trenta minuti gratuiti. All’azienda partecipante alla gara viene chiesta anche l’apertura di una velostazione, dove invece si tratta di gestire il posteggio delle biciclette private (ad esempio quelle dei pendolari) in massima sicurezza e con tecnologia di identificazione.
Il car sharing elettrico a servizio della città rappresenta un passo avanti considerevole nella mobilità innovativa e flessibile. Nel caso di questo bando, si ipotizzano tre auto free floating, cioè con distribuzione libera sul territorio e la possibilità di lasciare l’auto in un punto diverso da quello del prelievo. Anche in questo caso l’area nord-est è strategica per il servizio: lì saranno poste le colonnine per l’alimentazione delle vetture in quattro posteggi destinati appositamente. La dimensione del car sharing, a differenza del bike, essenzialmente cittadina, è regionale: la rete delle auto è integrata con la rete ferroviaria e i principali aeroporti lombardi. Anche in questo caso, massima automazione, uso tramite applicazione e sito web, costi prestabiliti: tariffa di massimo 14 euro l’ora e nessun costo costo ulteriore per l’utente (manutenzione, riparazione, pagamento di una sosta in uno stallo blu).
“Definiamo con le linee di indirizzo i caratteri fondamentali di servizi verso i quali nutriamo forte aspettativa ai fini della creazione in città di un nuovo paradigma della mobilità”. Così commenta l’assessore alla Mobilità, Fabio Bergamaschi. “Con questi servizi contribuiamo alla decongestione del traffico e alla riduzione del connesso inquinamento, ma forniamo anche un ventaglio di opzioni per il cittadino circa le modalità di spostamento per motivi professionali e di svago, un ausilio per l’uso quotidiano e per i visitatori. Basti pensare all’automobile condivisa elettrica: un mezzo interessante per i percorsi extraurbani di collegamento coi punti di mobilità regionale: ad esempio Crema-Linate. La paghi pochi euro, la lasci nel parcheggio dell’aeroporto e non hai altre preoccupazioni: ci penserà il gestore a riportarla”.