La riqualificazione del Velodromo programmata, la pista per l’atletica leggera in quel di Ombriano calendarizzata e il nuovo palazzetto dello sport lungo la Paullese preventivato. Queste, al momento, le opere che, prossimamente, dovrebbero (condizionale d’obbligo ma il percorso non dovrebbe essere in eccessiva salita) incrementare il numero delle strutture sportive cittadine a disposizione degli sportivi.
All’appello per ora, fermo restando che nessuno fa i miracoli, mancano, o meglio, mancherebbero ancora due colpi: il recupero del campo di calcio della Pierina e dell’omonima area ricreativa, spazio questo che non ha bisogno di proclami megagalattici ma di un razionale, costruttivo progetto calmierato (nei costi) di recupero.
O no? A proposito, se è questo lo spirito, cioè anche provare ad arricchire la capitale del Granducato del Tortello di impianti per lo Sport, benvenuta Crema Sportiva Europea 2016, possibilità ghiotta che non porterà turisti o straordinari benefici (Cremona 2014 insegna) alla comunità, ma appunto e comunque rimane un’ opportunità collettiva da cogliere, magari correggendo leggermente la rotta che ha caratterizzato l’overture al San Domenico, per mettere in risalto sul serio chi interpreta al meglio il volontariato sportivo. A questi personaggi stupendi: Chapeau.
Stefano Mauri