“Beh, adesso sono quasi le due di notte e posso commentare la partita della Cremonese con il Palermo. Una bella birra ghiacciata non è servita a confondermi le idee, anzi mi ha fatto diventare ancora più lucido. Cominciamo allora dagli alibi o dalle cose che oggettivamente hanno funzionato. La squadra per settanta minuti ha giocato un buon calcio, ha messo il Palermo nelle condizioni di non arrivare molto oltre la sua metà campo. Ha spinto, ha creato, ha fatto fare ai rosanero la figura della squadra materasso. L’arbitro (lo scarso Fourneau di Roma, che ad inizio carriera era sembrato uno dei migliori) ha annullato un gol regolarissimo a  Majer per un fallo che nessuno ha visto. O meglio, ha visto solo lui. E forse non ha assegnato un fallo da rigore per una spinta alle spalle di Nasti. E qui mi fermo, riconoscendo alla Cremonese di avere giocato una delle migliori partite.
Ma se poi ci ragiono (e ci riesco ancora nonostante qualcuno creda che io sia un po’ bollito) mi chiedo come mai una squadra che costruisce almeno quindici occasioni da rete non riesca a mettere un pallone alle spalle del portiere. Sì, mi direte, Majer aveva segnato. Ma, amici, con tanto predominio messo in campo a quel punto il risultato avrebbe già dovuto essere diverso. E poi c’era ancora un’ora per trovare quel gol o quei gol che avrebbero dovuto chiudere una partita dominata. Invece, al primo momento di calo fisico e grazie ad un paio di cambi azzeccati da Dionisi il Palermo è riuscito ad aggiudicarsi l’incontro con una palla infilata da Insigne quasi dalla linea di porta.
Cosa dunque non ha funzionato? Se in tre partite di campionato e una di Coppa Italia la squadra segna solo un gol su rigore a tre minuti dalla fine vuole dire che qualcosa non funziona. Se la società acquista tre attaccanti di prima qualità e poi si gioca ancora con la squadra dell’anno scorso, con gli stessi risultati dell’anno scorso (la Cremonese a fine campionato ha segnato meno delle prime otto in classifica), vuol dire che qualcosa di sbagliato c’è. Allora tanto valeva non puntare su Bonazzoli, De Luca e Nasti e andare solo sul sostituto di Coda. Se Johnsen aveva fatto buone giocate con la Carrarese ed era sembrato carico perchè lasciarlo in panchina? Il possesso palla (65 per cento per i grigiorossi) purtroppo nel calcio di oggi conta sempre meno. Per ultimo (ma avrei molto altro da dire) le scelte di Stroppa che nella ripresa avrebbe dovuto (a mio parere, che non conta nulla) cambiare modulo. Invece con tre attaccanti tutti dentro si è continuato a giocare  allo stesso modo, quel 3-5-2 che se sul piano del gioco aveva dato buone impressioni nel primo tempo continua a non risultare concreto.
Due giocatori mi sono piaciuti in modo particolare: il portiere Fulignati e Vandeputte quando è riuscito a ritagliarsi spazio sulla fascia sinistra. Comunque a fine gara sia l’allenatore che il direttore sportivo Giacchetta si sono detti contenti della prova della squadra. Contenti loro, contenti anche noi.
Comunque personalmente non sono dalla parte di chi mette in discussione il tecnico. Credo che però Stroppa e la società si debbano mettere presto attorno ad un tavolo per un confronto ed una riflessione. Alla prossima”.

Così postò via social Giorgio Barbieri, grande giornalista e tifosissimo della Cremonese, dopo il Ko grigiorosso della Cremo, col Palermo, settimana scorsa.  Tutti i lunedì sera, con inizio alle ore 19, sulla pagina social di Cremona Sera e sul canale YouTube del media, tempo di “Bar Sport”, appunto condotto da Giorgio Barbieri.

stefano mauri

(Visited 38 times, 38 visits today)