Quel Bastardo del Covid-19, beh oltre a lasciare sul terreno morti (Chapeau alla loro Memoria), tanti, troppi… purtroppo, feriti, polemiche (ora la politica fa bene a dire che bisogna stare in casa, ma prima o poi dovrà spiegare e dirci altro), tragedie e catastrofi, ahinoi sta mettendo in discussione, o meglio, a forte rischio parecchi posti di lavoro. E dietro l’angolo, se non è già iniziata, si prospetta una crisi economica devastante. Tra i settori più colpiti quelli dell’enogastronomia e del commercio, ma tutti hanno patito, patiscono e patiranno.

Commissioni (ma servono davvero?), professionisti, economisti, operatori politici, professionisti preparati e aspiranti stregoni, più o meno in presa diretta stanno studiano come ripartire. Forse però, mah per provare a rendere meno amara la ripartenza, basterebbe lanciare i seguenti spunti: per tutti ci vorrebbero imposte e balzelli calmierati. E chi non ha lavorato per almeno due mesi invece, per tutto questo infelice 2020, non deve pagare 1 euro in tassa: che tutte le tasse, appunto per quanti faticano a tirare la fine del mese, andrebbero, vanno abolite senza possibilità di ritorno, sotto altre vesti, (specialità questa tutta italica), nel breve, medio e lungo periodo. Dove trovare i soldi per questi doverosi mancati introiti? Mah … si potrebbe iniziare a tagliare, in base al reddito, le entrate della politica (tutta: dai comuni a Roma, passando per provincie e regioni) partendo da chi, al mese, al netto si porta a casa una cifra superiore ai 1100 Euro. Per carità, questa è solo la trovata di un pirla (il sottoscritto), poi ben vengano le commissionate delle commissioni, che l’Italia deve ripartire. Ah e dal 2021 oboli calcolati sui guadagni netti, senza algoritmi o studi di settore, di tutti, ma proprio tutti gli italiani. E nuovi tagli e taglioni agli arricchiti dalla politica.

stefano mauri

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