Reduce da un Vinitaly, importante, lungimirante, frizzante, promettente e spumeggiante, il vulcanico Quirico Decordi, coi suoi familiari e coi suoi collaboratori è ormai diventato un’istituzione mondiale in campo vitivinicolo.

E … non a caso la Vinicola Decordi (www.decordi.it), pur mantenendo la sede nella storica, fantastica, rinnovata, funzionale e moderna cantina di Motta Baluffi (Cremona) ormai è diventata un’istituzione internazionalpopolare. Particolare non indifferente: le radici cremonesi, il buon Quirico, oltre a conservarle le coltiva assai bene e le tramanda per così dire… divinamente. Dennis Barbieri (nella fotografia di Mike Antonaccio è ritratto proprio nello stand Vinitaly di Decordi, ndr), semplicemente The Negociant, tra le varie realtà vinicole che rappresenta segue pure Decordi. E con lui, in questi giorni post Vinitaly, volentieri abbiamo scambiato due parole.

E’ sempre importante il Vinitaly in quest’Italia 4.0?

Il Vinitaly rappresenta sempre un punto fermo per tutti gli appassionati del mondo dei vini e dei distillati. Una tendenza in crescita e alla ricerca della qualità. E quest’anno tra operatori presenti e contatti vari, sì il respiro della manifestazione veronese è stato ancor più ad ampio raggio rispetto alle passate edizioni.

Nota a margine: pure stavolta come ahimè nelle scorse edizioni, tra i vari padiglioni ove si celebrava il vino, ecco si è notata una grande assenza. Quale? Quella della cucina cremasca, piatti nostrani che eventualmente, in abbinamento a qualche spumante franciacortino, piuttosto che a una bottiglia di Lambrusco, di Malvasia o di Bonarda, certamente, previo accordo tra le parti, avrebbero fatto una bella figura. Ergo considerando che Quirico Decordi è l’unico produttore cremonese ed è conosciuto in tutto il mondo, magari passando attraverso la consulenza del buon Dennis poiché non si abbozza una partnership tra Re Tortello e la cantina cremonese? L’accoppiata Tortelli Cremaschi e Decordi, male in termini di visibilità, promozione e pubblicità, certamente non farebbe, anzi Quirico i tortelli saprebbe valorizzarli assai. No? A proposito di Tortelli… complimentissimi alla fantastica Anna Maria Mariani, deus ex machina dell’agriturismo Loghetto: la sua scuola del Tortello va a gonfie vele e recentemente vi ha partecipato anche la giornalista gourmet (vedi foto) Isabella Radaelli. Chapeau!

  Stefano Mauri

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