Consigliere delegato allo sport, il dottor Walter Della Frera, appassionato medico sportivo da sempre impegnato… nello sport, in questi giorni di vigilia per gli Stati Generali (appunto) dello Sport, è … ovviamente impegnatissimo a preparare la kermesse in cartello sabato 11 marzo in quel del palazzo comunale dalle 9 a mezzodì. Con lui abbiamo scambiato quattro chiacchiere globali.
Quindi ci siamo, annunciati alla fine di Crema città europea 2016 per lo Sport, ora è giornata di Stati consacrati alle varie discipline sportive.
Sì e beh, appunto perché logica conseguenza di quanto ammirato, conosciuto, visto, appreso, emerso, applaudito o discusso durante i dodici mesi da poco conclusi caratterizzati da Cces, ecco, la mezza giornata dedicata alle tematiche e alle discipline sportive cittadine, non poteva che avvenire al termine di Crema città europea per lo sport.
Ma gli Stati generali li riproporrete poi tutti gli anni?
No per definizione si propongono una sola volta e serviranno, tra le altre cose, a dettare le linee guida, tramite un documento finale programmatico, alla commissione comunale per lo sport la quale, in seguito, avrà dunque qualche direttiva, dei suggerimenti specifici sui quali operare in futuro. L’invito è aperto a tutti i rappresentanti di società e discipline sportive, con la speranza che in molti aderiscano al nostro invito.
Cosa ci ha lasciato in definitiva l’esperienza di Cces 2016?
Abbiamo conosciuto e apprezzato in presa diretta discipline e pratiche altrimenti poco conosciute, senza dimenticare le varie opportunità sportive incentrate sui diversamente abili, persone speciali che possono e devono fare sport.
Ringrazio quanti materialmente hanno lavorato con e per Crema città europea per lo sport 2016, specificando che la straordinaria eredità derivata da tale annata è stata la sinergia tra amministrazione comunale, società e quanti sono impegnati per lo sport cittadino. E quando si collabora tutto è possibile.
L’amministrazione caratterizzata da Stefania Bonaldi sindaco ha lanciato pure spunti per dotare la città di nuove strutture…
Esattamente penso al recupero del Velodrono col campo di calcio che sarà pronto entro giugno e la pista per ciclisti che contiamo di sistemare accedendo, eventualmente, a qualche finanziamento o bando promosso dal Coni o dalla Federciclismo. Penso inoltre ai due spazi playground all’americana dove potremmo tornare a fare liberamente e gratuitamente sport come facevamo una volta all’oratorio o al Campo di Marte. Non dimentico la pista d’atletica e il piazzale per lo skate. Sì qualcosina è stato fatto e lanciato, ma avremmo voluto fare di più. Peccato manchino fondi da investire in progetti importanti. Grazie a Cces siamo riusciti a portare avanti lavori di manutenzione in qualche struttura bisognosa di cure tipo la palestra Cremonesi.
La Pierina invece è ancora come era prima…
Ahimè con l’assessore Fabio Bergamaschi, persona impegnata, più di un tentativo per coinvolgere privati in grado di recuperare quello spazio verde, credetemi è stato abbozzato e provato. Poi purtroppo non è quagliato nulla. Vedere la Pierina così com’è fa male ed è una ferita aperta, ma non dite che è abbandonata a sé stessa. Ripeto abbiamo provato a fare qualcosa, ad attivare un project financing per attirare soggetti interessati a lanciare un mix sinergico pubblico – privato in grado di aiutare la collettività e, naturalmente, restituire alla città lo spazio della Pierina, spina nel fianco di molte amministrazioni. Che dire, nel programma elettorale che sottoporremo ai cremaschi butteremo in proposito nuove idee ed energie, qualcosa insomma riproporremo.
Stefano Mauri