Ero nella redazione del quotidiano La Cronaca, per cui lavoravo, la mattina del 12 settembre del 2004. Era una domenica mattina di post ferie. Una bella giornata. Si faceva il cosiddetto giro di nera. Poi si sperava che la giornata fosse quieta. Mi arrivò una telefonata, non ricordo chi ci fosse di preciso dall’altra parte del filo ma ricordo la frase secca e lapidaria: “è morto Marco Piazzoni”.
La notizia scosse me e tutta la città, politica e non politica. Ricordo il commosso ricordo ad esempio di don Emilio Lingiardi. Il dottore era amato da tutti. Oggi, a dieci anni dalla sua scomparsa, con la sua eredità raccolta dal figlio Gabriele, con la moglie Gemma che da allora ha saputo e voluto ritagliarsi un posto nel panorama vitale dell’associazionismo cremasco con Emergency, ricordiamo questa grande figura morale cremasca.
Lo racconta un suo amico fraterno, Beppe Bettenzoli: “come amici, come redazione di quella bellissima esperienza collettiva del mensile cremasco Punto a Capo, intendiamo ricordare Marco con alcune iniziative. La prima è oggi, il giorno della ricorrenza, il 12 settembre, ci troveremo al cimitero maggiore di Crema, alle ore 9,30, per ricordare collettivamente Marco, con pensieri, poesie, ricordi”.
“Ma nelle prossime settimane ci sarà ancora modo di ricordare la figura di Piazzoni”, prosegue Bettenzoli: “verrà indetta una assemblea pubblica per ricordare la figura di Marco, come amico, come redattore di Punto a Capo, come persona impegnata politicamente. Tutti potranno portare una testimonianza, parlare della propria esperienza nel rapporto con Marco. Entro la fine di ottobre presenteremo un libro sulla stampa locale, la prima parte del libro riguarderà l’esperienza di Punto a Capo; la serata sarà dedicata a Marco e a Giovanni Bianchessi, due persone che hanno reso possibile la lunga vita del mensile, due persone che vogliamo ricordare e tramandare nella memoria delle nuove generazioni”.