Ho visto i vostri articoli sulla questione DUNAS e ne ho apprezzato l’ impegno per approfondire il problema del pagamento di questa gabella da parte di tutti i cittadini del Cremasco. Un solo aspetto non ho visto evidenziare e se ciò è avvenuto, chiedo scusa per la mia svista e vengo al punto: come ha potuto il Consiglio Regionale nell’ emanare questa legge, inserire come territorio di Bonifica il Cremasco che è terra di fontanili, di risorgive e erogatore quindi di acqua che trovasi esattamente nella situazione opposta di gran parte dei territori Cremonese/Mantovano da sempre “TERRE DI BONIFICA”
Questo è il punto fondamentale e il VERO PECCATO ORIGINALE non si può far pagare ad un territorio erogatore/produttore di acqua una tassa sulla bonifica che deve essere pagata da chi beneficia di questi interventi. I consiglieri Regionali che hanno votato questa legge,non possono togliersi bellamente la loro responsabilità e il loro peccato originale che ha creato questa ingiustizia. Noi Sindaci, come al solito abbiamo dovuto sborsare quattrini per rimediare, se otterremo ragione, questa palese ingiustizia a favore dei nostri cittadini.
Non voglio entrare in polemiche elettorali su chi ha fatto ricorso e chi no ma il cuore, il nocciolo vero del problema è la decisione del Consiglio Regionale della Lombardia che ha preso una decisione del tutto assurda e ingiustificata nei riguardi del territori Cremasco e dei suoi Cittadini. Vorrei ricordare che un paio di anni fà presso la Sala Alessandrini a Crema, si tenne una riunione indetta dalla dirigenza della Regione Lombardia, invitati Sindaci, Amministratori, Rappresentanti delle categorie. Il sottoscritto intervenne chiedendo se questa riforma avesse avuto un risvolto economico sul nostro territorio, mi fu assicurato di no, ma il risultato lo abbiamo toccato con mano.
La storia insegna che le conseguenze de i peccati originali non si eliminano mai del tutto e richiedono grandi sforzi e sacrifici per attenuarne le conseguenze
Aldo Casorati – sindaco di Casaletto Ceredano