Con Fabio Bergamaschi, assessore ai lavori pubblici, viabilità, mobilità e patrimonio, siamo tornati a parlare dell’intervista, rilasciata settimana scorsa su queste pagine, dall’architetto, artista, designer e nottologo Beppe Riboli, il quale, tra le varie cose parlava di un suo vecchio pallino, vale a dire il recupero di piazza Trento e Trieste e, in particolare, del colonnato esterno adiacente il teatro. Parte di quest’intervista è ospitata pure dal settimanale MondoPadano.
Senza nulla pretendere e soprattutto senza la volontà di polemizzare a tutti i costi, semplicemente, Riboli rivendicava, per lui e per il collega Ermentini, la paternità iniziale dell’idea di trasformare il mercato Austro Ungarico nel prolungamento naturale del teatro San Domenico.
Stiamo parlando di grandi, grandissimi professionisti che portano, attraverso i loro lavori, Crema e il Cremasco in giro per l’Italia e il mondo. Sinceramente quando si è presentata l’opportunità di portare avanti il progetto di riqualificare l’AustroUngarico, la zona annessa e la piazza non ho pensato da dove arrivava la primogenitura del disegno. Si è prospettata concretamente una ghiotta eventualità, la Sovrintendenza ha dato l’Ok ed è questo ciò che conta, perché l’importante alla fine è che avremo un’opera importante riqualificata al servizio della città. A marzo tra l’altro porteremo in consiglio la convenzione d’uso del mercato coperto alla Fondazione San Domenico. E toccherà a quest’ultima concretizzare, con imprese e professionisti di riferimento, l’assegnazione dei lavori di rimessa a norma della struttura.
Come procedono i discorsi per recuperare l’ex chiosco di Porta Serio?
Serve l’apposito benestare della Sovrintendenza delle Belle Arti, ma il discorso, pur lungo, ecco procede, l’iter sta andando avanti. Prossimamente da quelle parti dovremmo avere un bar, un esercizio commerciale con apposite avvertenze per non disturbare i caffè già esistenti in zona.
Le polemiche sui lavori nella zona Porta Ombriano e viale Repubblica pare stiano rientrando…
Allora in proposito sono sempre stato, sono e sarò sereno, tutto è stato fatto alla luce del sole coinvolgendo direttamente i commercianti adiacenti gli spazi interessanti ai lavori. Ripeto di aver proceduto con la massima serenità, se però qualcuno vuole far polemica a tutti i costi questo è un altro discorso, quel che conta è che a breve avremo il prolungamento fisiologico di via XX Settembre, una promenade stupenda, con la ghiotta possibilità di passeggiare fino a viale Repubblica. Ecco terminate le varie lavorazioni verificheremo, previo un periodo di prova, la bontà del senso unico nella zona appena citata. Proiezioni ad hoc al computer ne abbiamo già fatte, problemi non ne dovremmo avere, ma se una volta avviata la nuova circolazione assisteremo a intoppi e inghippi, beh senza perdere altro tempo rivedremo qualcosa, invertendo, nel caso, i sensi di marcia.
Stefano Mauri