Quindi quanto avevamo ventilato settimana scorsa nella rubrica SussurSport, oggi è diventato realtà: Sergio Briganti, ex presidente del Pergo chiede i danni (prima udienza a giugno) al presidente Mario Macalli, alla Lega Pro e alla Figc per il fallimento del sodalizio gialloblù datato 2012. Vicenda intricata questa, riassumibile a grandi linee nelle seguenti tre tappe:

  • Gennaio 2011 il ragionier Macalli registra a suo nome tutti i marchi sportivi riconducibili al sodalizio cannibale cremasco.
  • Dicembre 2011: arrivano i primi punti di penalizzazione causa il mancato versamento di alcuni contributi.
  • Aprile 2012: Macalli blocca il trasferimento al Pergo dei 256mila euro della Legge Melandri per i diritti televisivi. Secondo l’allora patron Briganti, se questo denaro fosse arrivato nelle casse sociali il fallimento, arrivato poi nell’estate successiva, sarebbe stato evitato.

Ora Sergio Briganti e i suoli legali portano tutto e tutti in tribunale e chiederanno alle parti in causa un risarcimento di circa 6 milioni di euro. La palla dunque passa al giudice il quale potrebbe sentire, su richiesta degli avvocati di Briganti, test importanti del calibro di Stefania Bonaldi, Massimiliano Aschedamini, Cesare Fogliazza, Micheli, Walter Della Frera, Ghirelli e Bonanni. Tira insomma un’aria particolare intorno alla Pergolettese. Noi lo diciamo da tempo. Ora la magistratuta chiaritrà se si tratta di aria inquinata o meno.

Stefano Mauri

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