La stampa batte la fiacca?
Sembrerebbe proprio di sì, almeno secondo alcune voci che s’inseguono sulla rete. Fonti ben informate sostengono infatti che durante l’ultima riunione di categoria di albergatori, ristoratori e pubblici esercizi appartenenti alle diverse associazioni commerciali presenti sul territorio provinciale, un associato di un certo peso abbia espresso opinioni decisamente critiche nei confronti dei giornali locali. Questo il sunto: negli anni scorsi, durante il periodo estivo, i giornalisti a corto di notizie s’inventavano storie surreali, dalla pantera nera che si aggirava nelle campagne di Casalmaggiore al pasce gigante dei laghi ungheresi avvistato nelle acque del Serio,  dai lupi nepalesi alle nutrie grosse come vitelli. Insomma tutte notizie che attirano l’attenzione e portano i milanesi e non solo, incuriositi, a fare un giretto dalle nostre porti. Piccoli benefici se vogliamo ma, come si sa, se il servizio è buono, un cliente tira l’altro.
Quest’anno, un cazzo. Neppure un serpentello piumato di messicana memoria.
Per farla breve, nelle intenzioni dell’interrogante, le associazioni avrebbero dovuto inoltrare una nota di biasimo ai direttori delle testate locali: per incrementare gli affari va bene tutto: dallo Scorpione dei Carpazi al Ramarro gigante cresciuto nei meandri dello scalo ferroviario di Porta Romana, a Milano.
Insomma, dateci un mostriciattolo qualsiasi, ma datevi da fare!
Le Associazioni smentirono immediatamente e vigorosamente, minacciando querele a destra e a manca.
Tuttavia, sopra una delle torri del castello di Pandino, le cicogne tornarono a fare il nido.
“Ma secondo te,” chiesi al giornalista il giorno dopo, “le cicogne hanno le penne colorate rosso magenta fluorescente come le insegne dei negozi?”
“Sì, e quando si schiuderanno le uova…”
… e quando si schiudono le uova?
“Cazzo ne so, dammi il tempo di pensarci…”

Beppe Cerutti

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