Lo scorso fine settimana, se ne sono accorti gli abitanti della zona, l’auditorium Cavalli ha riaperto per una notte. Cosa è successo? Abbiamo ricostruito a grandi linee l’avvenuto. Il movimento ha iniziato ad essere evidente giovedì mattina. Porta aperta all’ex chiesa su cui stiamo conducendo una battaglia da anni.
La battaglia, lo ricordiamo, riguarda la riapertura per un eventuale riutilizzo della struttura. L’ex chiesa di Santo Spirito e Santa Maddalene è una proprietà privata, in capo ai Vimercati Sanseverino, e da anni è inutilizzata e lasciata all’incuria. Negli anni ’80 e ’90 fu utilizzata in comodato d’uso dal comune di Crema come auditorium pubblico, da qui il nome con cui ancora viene chiamata.
Quella di sabato scorso era una festa privata. Un catering di Verona, una organizzazione presumibilmente non cremasca (non c’erano per quel che abbiamo ricostruito volti noti). Una pulizia sommaria del luogo, c’erano parecchie masserizie abbandonate, arredamento al volo: divanetti, sedie, banco dj…
Una serata di riapertura in una cornice strepitosa per qualche fortunato e poi di nuovo il buio. Ora si aprono alcune domande. Pur essendo una proprietà privata il luogo dovrebbe essere vincolato dalle belle arti: è possibile che i proprietari lo utilizzino nella maniera che a loro più aggrada? Probabile si. Qualche anno fa si era ventilato l’utilizzo come locale pubblico.
La festa di sabato è un una tantum o si ripeterà? Ergo se la proprietà ha affidato il luogo a qualche agenzia di eventi che succede? Se utilizzato nel rispetto del luogo ben vengano anche le iniziative private per riutilizzare un posto bello e dimenticato (ricordiamo la nostra battaglia al referendum del Fai).
Per ora tutto qua. Altre notizie non ne abbiamo. Ma terremo d’occhio i movimento attorno alla struttura. Qualcosa ci dice che non è finita.
AGGIORNAMENTO: la festa era, al contrario di quanto abbiamo scritto, di un cremasco doc. Organizzata da Ruben Tomella, patron della Gagà per i 40 anni della moglie
Emanuele Mandelli