Sul campo la Pergolettese allenata (deve ancora calarsi nella parte) da mister Alessio Tacchinardi viaggia ad Andamento Lento, fuori dal rettangolo verde le cose non vanno meglio perché domenica scorsa, udite, udite, meno di 300 persone (la media spettatori del Crema ormai non è molto distante, ndr) hanno assistito al malinconico pareggio tra i gialloblù cremaschi e il Sondrio.

E così non va, serve la scossa, soprattutto potrebbe tornare utile, così per vedere l’effetto che fa, per provare a ridare entusiasmo, telefonare a Claudio Falconi, Gianlauro Bellani e a Lord Max Aschedamini chiedendo loro se, per caso, ecco hanno voglia di dare una mano al progetto Pergolettese (sarebbe comunque meglio rispolverare il nome Pergocrema), disegno sportivo per la cronaca, mai decollato e apprezzato del tutto nonostante un campionato di serie D vinto nella primavera 2013.

Ora, Cesare Fogliazza è una persona stupenda, un imprenditore che vive (anche) appassionatamente di football, ma fare calcio in una piazza complicate com’è quella cremasca non è cosa facile, per questo coinvolgere nell’organigramma societario personaggi in gamba del calibro dell’architetto Massimiliano Aschedamini (cannibale vero e cremasco verace), di Gianlauro Bellani (caliofilo elegante e pragmatico) e Falconi (pierre sul pezzo), certamente alla lunga non guasterebbe. Questo MalincoPergo non entusiasma la folla, avanti di questo passo di strada se ne farà davvero poca. Dai Cesare, fai qualcosa di “cannibale”, telefona a Falconi, Bellani e Aschedamini e occhio agli spifferi in sede e nello spogliatoio.

Stefano Mauri  

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