Quado si tratta di Gabriele Duranti si avverte sempre una certa febbrile “attesa dell’evento” che lo rende unico ancor prima di incominciare. Venerdì 30 maggio presso la Sala Bottesini dell’Istituto
Civico Luigi Folcioni si è tenuto il saggio di chiusura dell’anno accademico con tre pianisti della classe di pianoforte di Enrico Tansini, con la partecipazione di due violiniste in erba della classe del M° Simonetti e i due cori della scuola Voci bianche e Marinelli, diretti da Marco Marasco.
Oggi parliamo dei pianisti. Erano tre: Michele Gallini ha aperto l’incontro con una bella interpretazione dell’Impromtu Op.90 N.2 di Franz Schubert, rivelando una buona preparazione e adeguata sensibilità nel penetrare lo spirito della pagina.
Quindi abbiamo ascoltato Eleonora Filipponi che ha eseguito la splendida Sonata N.17 di Ludwig van Beethoven, detta “La tempesta”, incontrando qualche difficoltà sul piano interpretativo.
L’esibizione dei pianisti si è conclusa brillantemente con il tredicenne Gabriele Duranti che ha presentato l’impegnativa Ballata N.2 di Franz Liszt, irta di difficoltà tecniche affrontate con disinvolta sicurezza e sensibilità interpretativa che hanno regalato al pubblico un’esperienza assolutamente elettrizzante.
Questo allievo è davvero dotato e lo dimostra ad ogni occasione buttandosi deciso nei passaggi
virtuosistici, senza incertezze e con smagliante maestria; sa inoltre cogliere lo spirito degli autori con uno scavo attento ed efficace nelle pieghe più riposte del loro pensiero compositivo e regala a chi lo ascolta emozioni irripetibili. Serata interessante che avrebbe meritato un pubblico più consistente, poichè la Scuola di Musica cittadina ha sempre dimostrato di produrre buoni musicisti, alcuni dei quali (come Lucio Fabbri, Elena Marazzi, Mario Piacentini, Sandra Vanni) si sono affermati fuori da Crema facendosi onore per successi e riconoscimenti prestigiosi.
Anche Duranti ha davanti una strada aperta a tante possibilità allettanti, poichè ha già dimostrato una tenace serietà, costanza nello studio, disinvoltura nel fronteggiare la platea, temperamento e vivacità mentale: tutte caratteristiche di chi ha le idee chiare e talenti in abbondanza E andrà sicuramente lontano, date le premesse. Noi glielo auguriamo di cuore e lo aspettiamo al prossimo traguardo.
Eva Mai