Franco Pilenga, presidente della commissione sport (cremasca), ma soprattutto deus ex machina del comitato promotore della “Maratonina Città di Crema” (www.maratoninacittadicrema.it), domenica scorsa, alla guida del suo furgone tuttofare e insieme a due componenti di spicco (Elena Ginelli e Ramon Orini, ndr) della Bike & Run (www.bikeandruncrema.it), fedele al suo tipico pragmatismo bergamasco, più veloce della luce si è recato a portare aiuti (salviettine multiuso donate dalla Telmotor e dalla Teknoweb) concreti, divorando quasi 1500 chilometri di strada in meno di 24 ore, nelle zone dell’Italia centrale colpite dal sisma dello scorso 24 agosto. Reduce dal generoso viaggio, con Franco abbiamo scambiato due parole ad ampio respiro tra beneficienza (attività nella quale la Bike & Run eccelle), sport, strutture, volontariato e … politica.

L’intervista è stata ospitata anche sul settimanale MondoPadano.

Come è andata la trasferta nelle zone devastate dal terremoto?

Domenica scorsa siamo riusciti, grazie alla collaborazione col comitato cremasco della Croce Rossa a portare il nostro contributo a quel che resta di Amatrice. Senza l’ausilio della Croce Rossa non saremmo riusciti a recarci in presa diretta in quella parte ferita della nostra Italia.

Ma avete raggiunto proprio la realtà amatriciana?

No ci hanno dirottato ad Avezzano preso il locale, strategico e fondamentale polo di raccolta e aiuti della Croce Rossa Italiana. Scrivi che abbiamo trovato persone e volontari stupendi grazie ai quali gli aiuti sono arrivati e arriveranno nel più breve tempo possibile. Scusa, potrei specificare un concetto che mi sta particolarmente a cuore?

Certamente…

Fosse stato per la politica, le povere vittime sarebbero ancora sepolte sotto le macerie e i sopravvissuti starebbero ancora aspettando una mano. Per fortuna in Italia il volontariato esiste e funziona.

Per le strade che situazioni avete incontrato?

Si respira ovunque, da quelle parti, l’aria cupa della devastazione subita, ma lo spirito che sta portando, le popolazioni di quelle zone alla ripresa, c’è ed è vivo. E per fortuna, ripeto, esistono e operano i volontari.

Sbaglio o state organizzando anche un gazebo a Crema per raccogliere fondi da destinare ai terremotati…

Qualcosa faremo, non sappiamo quando, ma tranquilli: tra la “Maratonina” di novembre, la giornata consacrata allo sport di sabato prossimo 17 settembre ai Giardini di Porta Serio e … qualcosina d’altro che potremmo inventarci, beh faremo e riproporremo qualche cosetta. Nel nostro piccolo non lasceremo sole le persone violentate dal sisma e i meravigliosi volontari che sono vicini a loro.

A proposito, domenica prossima 20 novembre torna la “Maratonina 2017”: la situazione delle strutture da destinare a essa è ancora carente come gli anni scorsi?

Non è cambiato nulla, a Crema mancano le strutture adeguate, conteremo nuovamente sulla sola palestra del liceo così, necessariamente, dovremo adeguare e dimensionare il numero degli iscritti alla scarsa disponibilità di spazi idonei e adeguati.

Sei nello sport da una vita, nessuno ti ha mai tirato la giacca per chiederti di entrare in politica per portare la tua esperienza?

Direttamente no non ho avuto alcuna richiesta. Poi la politica personalmente non mi attrae, preferisco lasciarla fuori dalle cose che faccio e facciamo. Fammi riapplaudire la Croce Rossa di Crema, quella di Avezzano, il centro raccolta Cri di Marsica e tutti, ma proprio tutti i volontari che stanno aiutando i terremotati a ripartire. Loro sono il bello dell’Italia. Bravi. 

Stefano Mauri

 

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