I sindaci che hanno delegato a Scrp la gestione della gara l’appalto di igiene urbana non sapranno a quanto ammonta la base d’asta del proprio comune per i servizi base. La notizia è stata comunicata dal project manager e dai tecnici presenti mercoledì pomeriggio alla Conferenza dei sindaci deleganti. La base d’asta complessiva sarà, invece, inferiore alla somma che tutti i partecipanti alla gara spendono oggi, obiettivo che porterà alcuni comuni a pagare di più e altri di meno rispetto all’esborso attuale.
Finalmente Scrp è stata chiara e questo è un merito. Meglio tardi che mai.
La luce è giunta dopo un percorso iniziato a luglio con una lettera nella quale Scrp informava ogni comune dell’ammontare al centesimo della propria base d’asta. Per esempio, per Casale Cremasco Vidolasco, 170.009 euro. Pochi giorni dopo Scrp spediva un contrordine con l’invito a cestinare le cifre segnalate perché non corrette.
A metà settembre Scrp convocava a gruppi i sindaci per spiegare l’errore commesso e presentare il rimedio. Spreco di slide e una novità:l’omogeneizzazione. Concetto troppo complesso per illustrarlo nel dettaglio. Semplice, invece, il risultato che produrrà. E il risultato sarà un aggravio dei costi per alcuni comuni e una diminuzione per altri. Durante queste riunioni ristrette è stata proiettata una slide con la nuova base d’asta per singolo comune ricalcolata con un algoritmo. Secondo Scrp il nuovo calcolo avrebbe permesso, appunto, di rimediare all’errore di luglio. Mercoledì la stessa Scrp ha invitato a non considerare le cifre settembrine elaborate dall’algoritmo perché poco attendibili. Ha confermato però che l’ammontare complessivo non si discosterà molto dalle cifre in essere.
La rivelazione di mercoledì è nata da una domanda specifica: quando ci manderete la base d’asta per ogni comune? Risposta: mai, non è possibile. La gara riguarda tutti i comuni e quindi la cifra è globale e non può essere disaggregata, comunque sarà – è un mantra – almeno nel 2017, inferiore o pari all’attuale.
Ammesso e non concesso l’impossibilità di disaggregare la cifra complessiva, (forse con un algoritmo migliore del precedente si può fare), viene semplice porre due domande. Quale comune, persona, padre di famiglia, imprenditore, parroco affida un servizio, anche di poche euro, senza sapere prima il costo? Non è una partita a poker dove si può giocare al buio. Chi andrà a spiegare ai cittadini dei comuni che per l’omogeneizzazione il servizio subirà un aumento dei costi e pertanto anche la Tari lieviterà? Non ci vuole molta fantasia per capire la reazione dei cittadini-contribuenti e il conseguente invito di mettere l’omogeneizzazione in un posto molto particolare.
A queste domande verrà risposto che è impossibile tornare indietro. In alternativa verrà suggerito che i comuni non disponibili ad accettare di partecipare al buio si possono sfilare e provvedere autonomamente alla gara.
Risposte ineccepibili, però nessuno fino a mercoledì conosceva il dettaglio della impossibilità di disaggregare i dati e neppure Scrp lo sapeva. Questo è cosi vero che, prima a luglio e poi a settembre, Scrp aveva sciorinato le cifre della basi d’asta per ciascun comune ed ha impiegato risorse per i calcoli.
Mercoledì è stata distribuita ai sindaci una relazione firmata dal project manager. Il documento riassume la storia della procedura di gara. In un passaggio è precisato che si è provveduto anche a spiegare «le imprecisioni contenute nelle comunicazioni inviate ai soci nel mese di luglio 2016, purtroppo non sufficientemente chiare e univoche anche a causa della scarsissima dottrina, giurisprudenza e prassi applicativa in materia con dialogo competitivo. La società si è scusata per il disagio eventualmente causato ai soci». Grazie per quell’eventualmente. Grazie per avere scelto il dialogo competitivo. Grazie per le scuse. Tre pater ave e gloria e tutto è appianato. Grazie al…e non aggiungiamo altro.
Antonio Grassi, sindaco di Casale Cremasco Vidolasco
Nicola Marani, sindaco di Salvirola
Luca Cristiani, sindaco di Casaletto di Sopra
Davide Bettinelli, sindaco di Chieve