Bellodi, sorrida

Questi cazzo di giovani non capiscono una mazza“, e giù di improperi. Niente siamo diventati vecchi e sclerotici e lo sport preferito dei rocker ammuffiti della mia generazione pare quello di massacrare i ragazzi della Birroteca (fu rock). Venerdì sold-out nello stand giovani della Festa dell’Unità di Ombrianello. Diciamo che, va beh, fanno i giovani indipendenti poi fanno pieno con il reggae che è la musica più statica, antistorica, noiosa e immutevole che esiste. Non me ne vogliano i Good Vibe Styla… Ma che bale.

Allo spazio di chi fu giovane alla Birroteca e adesso è un anziano, ovvero il Prince Tower, suonano gli Sgrunt! che poi sarebbero Umberto Bellodi, Filippo Guerini e Flavio Leva. Come dire una tonnellata di storia del rock cremasco degli ultimi 20, e passa, anni: dagli Hot Shit ai Dicono di mal di schiena. Si beve ipa ai tavoloni mentre i tre macinano pezzi di Frank Zappa o dei Pink Floyd e non se li fila nessuno.

Visto la discussione avuta con Bellodi in rete sull’opportunità di fare o meno foto ai concerti, io ero per il si lui per il no, da parte dei fan… vado ad un centimentro dal palco e gli urlo sorridi mentre sta facendo un assolo di tastiera. Mi guarda fa la linguaccia. Poi torno al tavolo con Plitz, Dimitri, Giurdà, Chiara e Michela a chiacchierare. C’è una bella atmosfera dai. Adatta per noi anziani. La musica non è troppo alta, la birra non fa troppo schifo.

Anche se io preferisco ancora uno chardonnay francese all’enoteca del Maestro, dopo una cena junk al centrale tra pesciolini fritti e pizza (e mal di testa oggi, non ho più l’età per spuciagare). Per questo non ho finito le due squisite bruschette che mi ha offerto, Maestro, non me ne voglia… il vino era buonissimo.

Prima della cena selfie con Valentina Di Gennaro, come da tradizione vengo di merda. Ma potremmo fare una buona coppia comica. Sul capitolo politici al lavoro permane il mistero Matteo Piloni, dove sta? che fa? In giro non si vede. Anche il sindaco non è più al servizio dolci. Fabio Bergamaschi trotta a sparecchiare, con tanto di guantini di plastica, omadonna, meglio la signora che mi scola il pesce fritto dall’olio a quasi mani nude. Mitica. Altri non ne vedo. Mi hanno segnalato Cinzia Fontana la sera prima aggirarsi per la festa con strani cartelli, non ho ancora incrociato Agostino Alloni… starà con Piloni? Che complottano?

Per i feticisti dei vinili che prendo mi assicuro una copia tripla con rarità di Who’s next degli Whi e The Final cut dei Pink Floyd. Passo anche a salutare Paolo Balzari al banchetto dell’Anpi per il No al referendum costituzionale. Da che parte stiamo noi? NO, non lo dico. A mezzanotte inforco la bicicletta. Mi ripresenterò presumo martedì, intenzionato a cenare allo spazio garzide che mi pare bello e quieto.

Emanuele Mandelli

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