Vivissimo successo per il 31° Festival Pianistico Internazionale Mario Ghislandi, conclusosi in bellezza con il concerto del giovanissimo Alberto Pipitone Federico, torinese, che ha presentato un bel programma aperto da tre Sonate di Domwnico Scarlatti  (1685 – 1757): in Si  minore K27; in Re maggiore K119 e in  Re maggiore  Re maggiore K 96. eseguite con precisione puntuale e il giusto distacco richiesto dalle musiche di quest’epoca..

Sono emerse due caratteristiche salienti: una grande cantabilità e il gusto per l’improvvisazione. Qualità rilevate anche nell’interpretazione di Pipitone della Sonata N. 53 “Waldstein” di Beethoven,dedicata all’omonimo conte, ma nota anche col nome “Aurora” per l’atmosfera luminosa emanata ed esaltata dalla tonalità di Do maggiore.  –  L’incipit “Allegro con brio” esplode con una serie di accordi seguiti da un incedere melodico che porta a un passaggio di lirica pausa riflessiva e, quindi al Rondò finale, di grande leggera freschezza.

Ed eccoci a Vienna con Schubert, presente con l'”Improvviso” in Fa minore Op.142 N. 4 che ha messo a fuoco tutta l’anima romantica del suo temperamento e tutta la forza espressiva del suo strumento.  –  In chiusura la magnifica Ballata in  Sol minore Op. 23 di Chopin di cui Pipitone ha saputo cogliere e rendere a fondo la ricchezza inventiva e dei passaggi virtuosistici.

Serata di grande crescita, dunque: buon esecutore e un auditorio consapevoole di rispondere a un momento importante della sua vita musicale.  –  Questo è il vero pregio qualitativo dell’evento prestigioso (l’unico internazionale a Crema) l’autentica riuscita di professionisti seri, riposta nelle genuina distesa convinta comprensione di un pubblico sempre più numeroso che ha sete di musica  e che è lucidameente e definitivamente affrancato dagli schemi provinciali.

Grandi applausi e due bis seguiti dalla consegna  di una borsa di studio offerta dal Banco Popolare di Crema. Vanno sottolineati due elementi fondamentali per l’ottima riuscita del Fesrival: la presenza del bellissimo pianoforte della famiglia Ghislandi e il contributo intelligente di Aronne Mariani, che ci ha guidato nella comprensione dei brani del programma con  introduzioni utili, chiare, eleganti e davvero piacevoli.

Personalmente ho voluto esprimere  un omaggio alla memoria del compianto artista Mario Ghislandi,di cui ho avuto la cara amicizia, che ho raccontato in qualche ricordo di fatti semplici, quotidiani, di comune frequentazione del Folcioni come compagni di scuola: lui bravo, io no, lui sempre ammirato da tutti perchè era il migliore, ma anche sempre disponibile ad accontentare le nostre richieste di suonarci qualcosa; io fortunata destinataria delle sue affettuose dediche e condivisioni.

Lo ricordo in particolar modo anche quando, qualche anno dopo, iscritto ormai al Conservatorio Nicolini di Piacenza, si è esibito per la prima volta con l’orchestra nel Concerto In Sol di Ravel, diretto da Marcello Abbado. Che emozione! Indimenticabile, come tutto ciò che riguarda le persone speciali.

Eva Mai

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