Ed ecco l’atteso concerto di Pietro Beltrani dall’insolito programma, completamente incentrato su Skriabin, musicista moscovita del quale ricorre il centenario della morte ( 1915- 2015), evento cui il giovane musicista ha voluto rendere omaggio. La serata di domenica all’Auditorium B.Manenti è stata impegnativa per Beltrami, poichè i brani scelti sono irti di difficoltà e richiedono velocità folli, potenza, virtuosismi di bravura a non finire.
In certi momenti si è temuto per il pianoforte, gentilmente concesso dalla famiglia Ghislandi, che ringraziamo, per la veemenza delle esecuzioni. La musica di Skriabin è certamenta interessante e innovativa e il pubblico, piuttosto numeroso ed entusiasta, l’ha seguita con attenzione, ma non senza qualche perplessità. Si sono alternati vigorosi motivi a sognanti melodie romantiche, come il Notturono op 5 n. 1, dal clima lunare e pacato.
Molto applaudite le tre Mazurke effervescenti op .3; assai apprezzati anche i 24 Preludi op.11 disposti in modo alterno riguardo al carattere raccolto o vivace e frizzante. .Cascate di note hanno letteralmente inebriato gli ascoltatori che non hanno risparmiato caldi applausi. Il giovane interprete ha saputo dare vita a una serata piena di piacevoli sorprese evidenziando una notevole potenzialità espressiva e una tavolozza fantastica di colori.
Il gran finale era riservato alla Polacca op,21 impreziosita da parecchi rimandi all’amato Chopin, autore da cui l’opera giovanile di Skriabin era manifestamente influenzata, prima che l’autore raggiungesse un suo stile originale . – E’ una pagina ricca di energia, di grande impatto sulla platea, con passaggi di ottave bellicose e sostenuta da uno spirito deciso e da passione dirompente. –
E dirompenti sono stati gli applausi suscitati.che hanno ottenuto un piccolo delicatissimo ironico bis seguito da una travolgente composizione di Beltrani stesso molto bella e trascinante. – Anche in quest’ultima esecuzione siamo stati incantati dalla singolare personalità di questo giovane imolese capace di regalare intense emozioni e indimenticabili momenti di profonda
vicinanza al significato più recondito della Musica.
Si ricorda l’ultimo appuntamento di domenica 8 novembre con la pianista cinese W Lei, dalle credenziali altrettanto prestigiose, che suonerà pagine di Haydn, Beethoven,Tchaikovsky, Rachmaninov e Godowsky. Come si vede il programma abbraccia un ampio arco di tempo e costituisce certamente una esperienza interessante.
Eva Maj