Destino maledetto, si è spento in ospedale improvvisamente, lo scorso 30 dicembre, Luciano Zanchini, volto più che noto del calcio nostrano (e italiano): aveva 78 anni, fatali le complicazioni di un incidente domestico di pochi giorni prima. Cresciuto tra Orzinuovi e Soncino, è qui che abitava con la famiglia. Grande amico di Cesare Prandelli, ex ct azzurro e allenatore di varie squadre anche in Serie A, Luciano Zanchini fu il suo vice negli anni delle panchine di Venezia e Verona. Fu allenatore e dirigente di diverse squadre bresciane: su tutti l’Orceana e il Palazzolo, che con lui arrivò in Serie C. Ma fu anche allenatore delle giovanili di Albinoleffe, Cremonese e soprattutto Brescia. Lavorò pure per la Cremonese e il Cremapergo. Negli ultimi tempi in particolare, da grande calciofilo quale era, si occupava di formazione al servizio dei servizi di società professionistiche.
Questo, affidato al Giornale di Brescia, il ricordo dell’amico, collega e mentore di Cesare Prandelli, ex commissario tecnico della nazionale azzurra:
“Tante volte gli ho detto che doveva scrivere un libro sulla sua vita. Vendette la fabbrica e decise di fare il tecnico nei professionisti. Era un innovatore, a quei tempi forse fin troppo avanti. Il rapporto era giornaliero. Quando avevo qualche dubbio, con lui c’era un confronto. Era una persona di cultura, calcisticamente avanti nella ricerca del gioco. È sempre stato fonte d’ispirazione per me. Era un amico, come un secondo padre. È una tragedia per me, perché mi sento uno di famiglia. E quando le cose sono inaspettate, sono forti da accettare”. Così parlò Prandelli.
“Una notizia devastante, inaspettata, ancora incomprensibile. Se ne è andato il più grande allenatore che io abbia mai avuto, sicuramente uno dei più bravi a grandi livelli. Ci siamo visti tre giorni fa per gli auguri e guarda caso abbiamo parlato di calcio, quello vero, quello serio.
“Mi hai arricchito per l’ennesima volta e ora hai deciso di andartene. Ti avrò sempre nel mio cuore!
Buon viaggio Luciano. Buon viaggio grande Mister”.
Eccolo il socialricordo di Mario Donelli, trainer della Soncinese e Maestro di football, ma soprattutto ex allievo di Zanchini.
Ah … sarebbe bello se Mario (nella foto giovanile, postata via Facebook da Donelli, Zanchini è quello di spalle, ndr), Cesare e altri calciofili di buona volontà e passione, a Luciano Zanchini dedicassero davvero un libro, no?
stefano mauri