Mercoledì 10 maggio, alle 22.30, gli Statuto saranno allo Spirit de Milan (via Bovisasca 59, Milano), ospiti di Ezio Guaitamacchi per ROCKFILES di Lifegate. Con l’occasione la band presenterà l’album “ZIGHIDÀ 25” (Universal) per celebrare il 25° anniversario dalla pubblicazione del disco “Zighidà”. Per partecipare alla serata – ingresso libero sino a esaurimento posti – compilare l’apposito form in esclusiva sul sito:  È già in radio “Qui non c’è il mare”, il nuovo singolo della band che anticipa il disco. Il brano, prodotto da Max Casacci, ha come ospite d’onore CAPAREZZA. Questo il link per visualizzare il video su Vevo:

«“Zighidà” è l’album che ha consegnato il nostro Ska intriso di Soul e Pop al grande pubblico, portandoci dai locali underground al palco dell’Ariston e del Festivalbar – raccontano gli Statuto – Il suono è originale, di facile ascolto ma mai banale, semplice seppur con ricchi arrangiamenti di fiati e tastiere. I testi trattano esplicitamente tematiche metropolitane e sociali risultando anche oggi incredibilmente attuali. La produzione di Gianni Maroccolo rende il disco sempre evoluto, oltre i limiti di tempo e spazio, integro nella sua spiccata identità mod, che caratterizza fedelmente e piacevolmente il nostro stile estetico, musicale e ideologico. Il “live” contenuto nell’altro cd dimostra che energia, entusiasmo e divertimento non penalizzano la tecnica strumentale e vocale nonché la professionalità di band come la nostra, cresciuta in cantina e nei club prima di arrivare in TV e ai grandi palchi e non viceversa…».

Vi regaliamo una bella analisi canzone per canzone dello storico disco

  1. ZIGHIDÀ

(ska in stile 2Tone) Ciclicamente si ripropone il tema degli incidenti automobilistici del sabato sera. Rispetto a quando venne scritto il testo, le pene per chi guida sotto effetto di alcool o droghe sono state decisamente inasprite e altri provvedimenti in merito sono stati presi… Di sicuro non sarà mai la chiusura anticipata dei club a risolvere il problema.

 

  1. PIAZZA STATUTO

(ballata powerpop) Il testo descrive il legame indissolubile tra gli Statuto e piazza Statuto, luogo di ritrovo dei Mods di Torino fin dal 1980 così com’è regolarmente ai giorni nostri. L’appartenenza a un movimento spontaneo, libero da mode e condizionamenti consumistici, multietnico e antirazzista, vissuto in strada all’insegna dello stile totale e dall’animo ribelle indomabile, caratterizza la storia della band come priorità assoluta della loro esistenza e attività artistico-musicale.

 

  1. ABBIAMO VINTO IL FESTIVAL DI SANREMO

(ska classico). Commissionata dalla EMI alla band, con la motivazione di “avere un pezzo da far uscire in concomitanza col Festival che avesse caratteristiche ironiche e un po’ provocatorie” sul Festival stesso, venne iscritta solo per poter promuovere la bocciatura alla manifestazione come elemento promozionale e invece venne accolta in gara nella

categoria nuove proposte del 1992. Gli Statuto seppero della loro partecipazione dal TG1 delle 13.30 di un giorno di gennaio e come prima reazione protestarono con i discografici affermando che non avrebbero partecipato sia perché la canzone non era stata scritta per essere realmente selezionata per la gara e sia perché temevano che potesse essere scalfita la loro immagine di artisti liberi da condizionamenti consumistici. Solo dopo un “referendum” tra i mods in tutta Italia e una votazione palese con tutti i Mods di piazza Statuto e relativo verdetto favorevole, la band decise di partecipare e la storia ci racconta il successo cella canzone: tanto votata dalle giurie al punto di portarli in finale; brano più trasmesso dalle radio la settimana seguente e singolo presente tra i 10 più venduti in Italia per due mesi filati..

 

  1. SENZA DI LEI

(soul-pop in ritmo Motown) L’eroina portò via parecchi amici alle giovani generazioni degli anni 70 e 80 e nel testo viene raccontata la storia di un amore finito obbligatoriamente e dolorosamente a causa della dipendenza dalla “roba”, sempre spietata nel cancellare anche  i  sentimenti.

 

  1. PIERA

(ska-pop molto “italiano”) Un amore poco corrisposto che viene raccontato in modo sarcastico e disincantato, dalle liriche molto facili. Successo estivo dell’estate ’92 che portò la band anche sul palco del Festivalbar

 

  1. GHETTO

(Power-Soul) Il cantante oSKAr, autore di tutti i testi, è anche insegnante di educazione musicale nella scuole medie e ai suoi esordi come “prof”, nel 1987, insegnò nella scuola Don Orione nel quartiere Vallette di Torino, quartiere dall’utenza molto problematica. Dopo aver composto la musica, chiese alla terza B della scuola, di collaborare a scrivere collettivamente il testo, parlando della loro vita e di quella dei loro fratelli o sorelle un po’ più grandi. Il risultato fu davvero eccezionale e quelle parole risultano vere e graffianti anche a 30 anni di distanza dalla loro composizione.

 

  1. BALLA

(pop-beat ritmato e corale) Il testo risulta piacevolmente fuori dal tempo perché descrive lo stato d’animo di un giovane ventenne che festeggia amaramente la sera prima di partire per un anno di servizio militare di Leva obbligatorio. Oggi non esiste più l’obbligo di leva e i giovani non sono obbligati a interrompere le proprie attività per un anno, in una fase così importante della vita.

Da segnalare che la parte musicale del brano, con qualche piccolo cambiamento e nuovi arrangiamenti, venne utilizzata per il testo dell’Inno del Torino FC “Cuore Toro” scritto dagli Statuto (che sono storicamente tifosi ultras del Toro) per la prima stagione dopo il “fallimento” del vecchio Torino Calcio (2005/2006), cioè quella del ritorno in serie A per la squadra granata.

 

  1. MOSKOWSKA

Ska strumentale con arrangiamento in levare del brano tradizionale sovietico.

 

  1. QUANDO QUANDO QUANDO

Versione ska del celeberrimo successo di Tony Renis.

 

  1. RAGAZZO ULTRÀ

(ska classico) Nessun musicista aveva mai trattato il tema “ultrà” in una canzone e gli Statuto, con questo brano, sono stati i primi a farlo e in modo credibile e sincero, in quanto scritta dal cantante oSKAr che è ultras del Toro fin dai primi anni ’80. Il testo venne scritto al ritorno dalla trasferta a Innsbruck in Austria, nel marzo 1987, in occasione di Tirol-Torino di coppa UEFA, quando oSKAr venne arrestato e poi subito liberato dalla polizia locale a causa di alcune “scaramucce” capitate dopo l’eliminazione della squadra granata all’interno dello stadio. Il brano è riconosciuto come canzone simbolo degli ultras di tutta Italia, anche dalle tifoserie storicamente rivali di quella granata e da 30 anni gli Statuto suonano regolarmente per le feste di tutte le tifoserie organizzate in ogni parte d’Italia ed Europa.

 

  1. NON FARMI RIDERE

(R&B/Soul) Un amore idealizzato che si rivela invece normale, non necessariamente deve generare tristezza, ma può anche far sorridere..

 

  1. LE-U

(ska-classico) Le-u è un nome proprio di ragazza, immaginaria protagonista nei drammatici incidenti di piazza Tienanmen a Pechino del 1989.

 

  1. LIBERO

(ska-rocksteady) Libero Robba è riconosciuto come il primo “roadie” professionista in Italia. Dopo aver seguito vari tour italiani di artisti stranieri negli anni ’70 e ’80, è diventato tour manager di varie band italiane a inizio dei ’90. Torinese e torinista amico fraterno degli Statuto, è stato immortalato anche nel video de “Il Pippero” di ElioELeStorieTese nella parte del “cattivo”.

 

  1. BACIAMI BACIAMI

Un brano suonato esclusivamente dal pianoforte, dal sax baritono e dalle percussioni solo “vocali” firmato musicalmente anche dal produttore, Gianni Maroccolo. Uscito proprio nel 1992, l’anno che vide compiersi le stragi di Capaci e via D’Amelio, descrive lo stato d’animo e le sensazioni di chi vive il dramma di una Sicilia stremata e stufa delle mafie. Il cantante oSKAr è infatti di origini palermitane.

 

  1. QUI NON C’È IL MARE

(ska-pop) Torino, città degli Statuto, che la band vive in modo molto coinvolgente sotto ogni aspetto. Una città piena di contraddizioni, dalla diffusa e geniale creatività, alienata dall’economia industriale e post-industriale, troppo  condizionata dal “padrone” e dalla sua famiglia, capace di accogliere etnie da ogni parte del mondo, mai razzista, sempre legata alle proprie radici estetiche e architettoniche e con tanta voglia di reinventarsi. Nonostante abbia le rive del Po sempre molto attive e popolate, soffre di una grossa mancanza: quella del mare….

N.B.:

 

Bonus Track:

 

NOI DURI

Versione “swing-ska” del celebre successo degli anni 50 del torinese Fred Buscaglione.

 

ABBIAMO VINTO IL FESTIVAL DI SANREMO

Con l’inciso centrale in versione “lirica” cantato dal tenore Romano Doria

 

QUI NON C’È IL MARE

Nella nuova versione del brano c’è la partecipazione speciale di Caparezza

 

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