Questa mattina i carabinieri della divisione investigativa e del nucleo radiomobile, a distanza di qualche mese, probabilmente per un sopralluogo sono tornati a Villa Fabiola di Offannengo, vale a dire, nella struttura nella quale, lo scorso venerdì 12 giugno, Francesco Pea, prima di uccidersi sparò al figlio Michael Pea, uccidendolo, e alla moglie Fabiola Provana ferendola gravemente.
Il complesso in via Donatori di Sangue, teatro della strage familiare ancora sotto sequestro giudiziario, a distanza di tempo ha riaperto quindi i battenti per ospitare gli inquirenti e il dramma, più che mai attuale, complesso e di difficile interpretazione è tornato in auge.
Stefano Mauri
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