Capitolo ottavo e fine
L’alba andava rischiarando le grigie mura del Motel sull’autostrada e il parcheggio presentava ampie possibilità di sosta, quasi a confermare che nella vita degli esseri umani vi è sempre un domani. Non per tutti, però, perché a volte può sopraggiungere un infarto dovuto a sovreccitazione.
Il direttore ricevette la telefonata verso le sei. Era già sveglio per via dei primi furgoni dei fornitori che ruotavano esuberanti, come se al posto del parcheggio ci fosse un’autopista: “Capo, c’è scappato il morto. Secco e nudo come può esserlo un lombrico in calore.”
La prima indagine interna, con la partecipazione di un giovane medico compiacente, non lasciava troppo spazio all’immaginazione: “Morto per eccessiva ingestione di ostriche. Non sarebbe successo, ma ‘sto scemo s’è mangiato anche le valve.” “E madame?” Scomparsa, ma da un sopralluogo in bagno risulta che abbia vomitato anche l’anima. “Cazzo! Stavolta mi sentono, cazzo se mi sentono! Te la do io la Premiata Pescheria Sempre Fresco!” Capo, ma intanto di questo che ne facciamo? “Quando arriva quello del pesce facciamo un cambio merce e non paghiamo la fattura. Eccheccazzo!”
Nella camera di fronte Giulietto e Romea s’erano addormentati alla fine del primo tempo, complici una partita del cazzo, le ostriche e il vino Chablis. Di tutto il casino che stava succedendo nella stanza di fronte manco per le palle. Vennero svegliati dal personale addetto alla pulizia delle camere: “Segnali che teniamo la camera per un altro paio di giorni, sa com’è? Siamo quasi in viaggio di nozze.” Nel frattempo che facciamo? “Visto che fino a questa sera non possiamo riprendere le indagini, perché non ti togli i pantaloni?”, disse Romea. “Però prima lavati i denti, che quelle ostriche non erano poi sto gran che.”
Gran finale!
Per palese violazione al codice di comportamento durante il servizio, Giuletto e Romea vennero radiati, però fecero tanti figli.
Di Ekaterina Kattacikova sappiamo che abbandonò le liriche scene perché un frammento di guscio ostricaro le si era conficcato in gola. Pare che adesso si dedica alla pittura e si faccia chiamare Tamara de Lampicka.
Quello del Cubo di Kubric ancora non è riuscito a capire come funziona quell’arnese.
I loggionisti della prima ora sono stati dispersi dalla polizia.
E Allegro Carminatus? Ricevette un vero funerale da marinaio. Dal mercato del pesce la salma venne inviata a Mazara del Vallo, dove un peschereccio che pescava di “sfroso” in acque tunisine la scaricò in mare senza tanti complimenti. La preghiera dei marinai: Viva la ….
L’architetto inseguiva nuovi progetti, ma gironzolava sempre intorno a qualche Motel…
Il direttore e il personale di servizio continuarono a raccomandare alla spettabile clientela di non urlare durante la notte.
Beppe Cerutti