Quindi alla fine, Gianluca Savoldi, giovane primo cittadino di Moscazzano, politico intonato e un poco fuori dal solito coro: tra e per la gente, popsindaco (che è appunto pure un bravissimo cantante popolare, nonché presentatore, giornalista e speaker radiofonico) illuminato, beh non è più consigliere provinciale. Ed è un vero peccato poiché il buon Gianluca, durante la sua esperienza in provincia, ecco il territorio l’ha rappresentato bene e, per così dire, con … attenta lungimiranza, non a caso, sul futuro dell’area vasta, non si è mai sbilanciato preferendo forse, una navigazione verso Cremona cercando, strada impervia, ma … da percorrere convinti, di far assumere maggior peso specifico al Cremasco (e Cremonese) nel dialogo con Mantova. Davvero è un peccato che il buon Gianluca non sia più in consiglio: meritava, aldilà dei vari equilibri “geopolitici” la riconferma.

A proposito, tra i banchi, ed ha tutti i crismi per farlo bene, siederà Stefania Bonaldi, Borgomastro della capitale del Granducato del Tortello, cioè sindaco di Crema, la quale, fino alla fine ha tentato il matrimonio con Lodi, coi furbi lodigiani però che mentre strizzavano l’occhio ai cremaschi, in realtà già facevano l’amore coi milanesi. Beati loro. O forse no. Vedremo. Già ma alla fine, il referendum per chiedere al popolo se fosse meglio andare coi lodigiani, piuttosto che coi cremonesi o i bergamaschi, operazione auspicata e lanciata, dalla stessa Bonaldi, sul finire dell’estate scorsa, che fine ha fatto? Si farà o non si farà questa benedetta consultazione referendaria? Lo scopriremo vivendo.

Stefano Mauri

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