Domenica 9 febbraio la città di Crema ha ospitato un importantissimo concerto in Palazzo Polenghi con due dei migliori contrabbassisti del mondo. Il loro curricolo è impressionante per il numero e il rilievo dei concorsi vinti, per i dati relativi all’intensa attività concertistica e discografica, per le informazioni sull’appartenenza a compagini prestigiose, per le istituzioni autorevoli che li invitano regolarmente ad esibirsi.
Stiamo parlando di Enrico Fagone e di Timothy Cobb. Il primo è contrabbasso principale nell’Orchestra Della Svizzera Italiana e insegna in conservatorio. Suona con le orchestre e i direttori più famosi ed è stato definito “il Bottesini dei giorni nostri” per la sua abilità di interprete e per il virtuosismo straordinario; dal 2010 è Ambasciatore del “Progetto Martha Argerich Presents” nel mondo. Sentirlo e vederlo suonare costituisce un’esperienza d’eccezione e regala una profonda emozione per l’istrionica bravura e per la personalità appassionata. La pagina musicale si trasforma in un miracolo e chi ascolta sente davvero rivivere lo spirito dell’autore interpretato.
Timothy Cobb non è da meno: oltre a collaborare con numerose orchestre internazionali è primo contrabbassista della Metropolitan Opera Orchestra, della Mostly Mozart Festival Orchestra, della World Orchestra for Peace e ospite principale della New York Philharmonic Orchestra nella stagione 2012-2013. Ha registrato numerosi CDs con l’Harmonie Ensemble, tra cui L’Histoire du soldat, ottenendo la nomination ai Grammy Awards nel 2013; sua è anche la registrazione con il Metropolitan di NY del Ring di Wagner diretto da James Levine che conquista un altro Grammy. Insegna nelle più rinomate scuole di musica degli Stati Uniti d’America, tra le quali la Juilliard School, la Manhattan School of Music, il Conservatory of Music e il Purchase College. Le sue esecuzioni sono di livello stratosferico e rivelano un far musica di grande temperamento, una sensibilità interpretativa rara e la capacità di trascinare il pubblico in una sorta di incantamento magico. Fare musica (e non produrre solo suoni) vuol dire creare un incanto e trasmetterlo a chi ascolta, e Cobb ci riesce certamente.
Dal duo Cobb/Fagone non poteva nascere che un evento fuori serie e infatti è stato un incontro memorabile. I due artisti hanno presentato un programma impegnativo e molto piacevole con la partecipazione del soprano Véronique Mercier, notissima a Crema, ma affermata anche in Italia e all’estero, avendo cantato in Libano alla presenza del Primo Ministro e del corpo diplomatico, e nel Qatar per l’Ambasciata elvetica, riscuotendo grande successo.
La bravura, la grazia e la classe della Mércier si conferma ad ogni incontro e le sue performance sono accolte dal pubblico con entusiasmo. Ecco i brani ascoltati in questo bel concerto: J.S. Bach Suite per violoncello n° 3 BWV1009 cb, E Fagone. – J.S. Bach Suite per violoncello n°2 BWV1008 cb.T.Cobb. – G.Bottesini Gran Duetto per due cb. n°1. – G.Verdi La Traviata – Atto III Scena ed aria di Violetta, “Addio del passato” (Trascrizione per 2 cb e soprano di E. Fagone). A. Piazzolla Oblivion (Trascizione per 2 cb di E.Fagone). G.Bottesini Elegia in Re (T.Cobb). A.Storni Alfonsina Y el mar (Trascrizione per 2 cb di S. Dall’Ora). G.Bottesini Reverie (E. Fagone) E. Granados El Majo timido (Trascr. per 2 cb e soprano di F. Romano). E. Granados El Majo discreto (Trascr. per 2 cb e soprano di F. Romano). G. Bottesini Passione amorosa, un duo in cui i contrabbassi dialogano con vivacità crendo un atmosfera brillante travolgente. E’ stato ripetuto l’Addio di Verdi come bis. Una chiusa perfetta per un concerto perfetto.
Per l’occasione Timothy Cobb ha gentilmente risposto a qualche domanda.
Bottesini è un autore eseguito negli Stati Uniti?
“Sì, è molto conosciuto e apprezzato. Io ne sono appassionato e per i contrabbassisti rappresenta una pietra miliare”
Che impressione le fa suonare Bottesini a Crema in Palazzo Polenghi? –
” Sono profondamente emozionato pensando che oggi il concerto si tiene nella casa che ha ospitato i primi concerti di questo grande autore.”
Che cosa ama di Bottesini?
” Prevalentemente mi piace la ricchezza dei temi, delle scelte ritmiche, la dimensione romantica delle sue composizioni, la fantasia con cui sa accostare i passaggi squisitamente virtuosistici a momenti più riflessivi.”
E’ stato interessante incontrare Fagone, che conoscevamo già per altre manifestazioni e Cobb, così disponibile e cordiale e si deve ringraziare l’Associazione Musicale Giovanni Bottesini, presieduta da Francesco Donati,che ha curato il progetto artistico e la generosità degli anfitrioni che ha reso possibile questo importante appuntamento con la Musica.
Eva Mai